La zia insofferente

“È arrivato il periodo dell’anno che temo di più… Quello delle feste natalizie. A dire la verità non sopporto il clima di consumismo frenetico, il vedere per forza parenti che non ci piacciono, le decorazioni ovunque, il fatto che si mangi in continuazione senza sosta… in più da un paio di anni trascorriamo la Vigilia di Natale a casa di una mia zia. Non è la nostra zia preferita, anzi… Ma mia mamma insiste che la dobbiamo accontentare perché non è in forma, ha un sacco di problemi di salute e va seguita, che anche se ha un carattere un po’ acido è sempre sua sorella, che dopo tutto in fondo in fondo è una brava persona… E quindi accettiamo, tanto alla fine ci facciamo i fatti nostri tra cugini e parenti vari, quindi il tempo effettivo trascorso con lei non è così tanto da rovinare l’atmosfera. Però questa volta è peggio del solito, e non pensavo fosse possibile. Ha pensato bene di stilare un elenco di persone da non invitare la cena della Vigilia. Persone che le davano fastidio a detta sua, e che avrebbero rovinato il suo speciale giorno cristiano. Perché quest’anno si è riscoperta una fervente credente, e purtroppo la mia ragazza è una di quelle che spiega a tutti le origini pagane del Natale… è vero che potrebbe farsi i fatti suoi ma dopo il secondo bicchiere di vino non riesce più a contenersi. Uffa, non vedo l’ora che arrivi il sei di gennaio.”

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Un ragazzo ha condiviso la sua avversione per il periodo natalizio, in particolare per le dinamiche familiari che si innescano durante le feste. Non sopporta il consumismo, l’obbligo di vedere parenti non graditi, il continuo mangiare e il dover partecipare a rituali che non sente propri. Da un paio di anni, la sua famiglia trascorre la Vigilia di Natale a casa di una zia che non è tra le loro preferite. Nonostante il carattere difficile di questa parente, la madre insiste per accontentarla, considerandola una sorella da supportare nei suoi problemi di salute.

Generalmente, il ragazzo tollera la situazione perché riesce a limitare il tempo trascorso con la zia, dedicandosi ai cugini e agli altri parenti. Tuttavia, quest’anno la situazione è peggiorata: la zia ha stilato un elenco di persone da non invitare alla cena della Vigilia, basandosi su chi, secondo lei, potrebbe rovinare il “suo speciale giorno cristiano.” La questione ha assunto una sfumatura ancor più problematica quando il ragazzo si è reso conto che la sua fidanzata potrebbe essere una delle persone escluse.

La sua ragazza ha l’abitudine, dopo un paio di bicchieri di vino, di parlare apertamente delle origini pagane del Natale, un argomento che non si sposa con la rinnovata fervente religiosità della zia. Questo aspetto rende la situazione ancora più tesa e fastidiosa per lui, che si sente sopraffatto dalle dinamiche familiari e non vede l’ora che le feste si concludano con l’arrivo del 6 gennaio.

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