Vuoi salvare la tua relazione? Incolpa una “persona immaginaria”

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Vuoi salvare la tua relazione? Incolpa una “persona immaginaria”

| 05/09/2024
Fonte: Pexels

Come smettere di incolpare gli altri per salvare la tua relazione: il metodo della “persona immaginaria”

  • La strategia della “persona immaginaria” aiuta a sdrammatizzare e a evitare conflitti nelle relazioni
  • Questo approccio introduce umorismo e complicità nella coppia, rafforzandone il legame
  • La tecnica è flessibile e può essere personalizzata per adattarsi alle diverse dinamiche familiari
  • Incolpare gli altri è un comportamento sempre più diffuso, incoraggiato anche dalla società
  • Questo atteggiamento ostacola la crescita personale, indebolisce le relazioni e può essere contagioso

 

Se vi trovate spesso coinvolti in discussioni con il vostro partner e non riuscite più a gestire la situazione, potrebbe sorprendervi scoprire che la soluzione è più semplice di quanto pensiate. Secondo l’esperta di relazioni Tara Blair Ball, una strategia efficace per salvare il matrimonio è quella di inventare una “persona immaginaria” a cui attribuire tutte le colpe.

Questa particolare tecnica, che ha suscitato grande interesse dopo essere stata condivisa su TikTok dalla stessa Tara Blair Ball, viene utilizzata dalla specialista insieme a suo marito. Quando qualcosa non va come previsto, invece di incolparsi a vicenda, i due attribuiscono la responsabilità a “Rick”, il loro capro espiatorio immaginario. Questo metodo, che potrebbe sembrare bizzarro a prima vista, si è rivelato sorprendentemente efficace nel prevenire conflitti e mantenere un’atmosfera serena in casa.

Un metodo che porta leggerezza e umorismo, rafforzando il legame di coppia

Tara Blair Ball sottolinea come introdurre una figura immaginaria a cui addossare le responsabilità possa infondere un senso di leggerezza e umorismo nella relazione. “Questo approccio permette di sdrammatizzare le piccole tensioni quotidiane, trasformandole in momenti di complicità e allegria, elementi fondamentali per il benessere di ogni coppia”, afferma l’esperta.

Ad esempio, quando una bolletta rimane impagata o il bucato non viene fatto, invece di dare inizio a una discussione, la coppia incolpa Rick. Questo piccolo espediente consente ai partner di lavorare insieme per risolvere i problemi senza dover affrontare accuse reciproche. Il risultato è una relazione più solida e coesa, in cui i piccoli fastidi non si trasformano in ostacoli insormontabili.

Una tecnica flessibile e diffusa per mantenere l’armonia coniugale

La tecnica adottata da Tara e suo marito non è unica nel suo genere; molti altri individui e coppie hanno sperimentato metodi simili, adattandoli alle loro esigenze specifiche. Le testimonianze degli utenti che hanno visto il video di Tara su TikTok confermano che questa pratica è già diffusa in molte famiglie, seppur con varianti creative.

Un utente, per esempio, ha rivelato: “Anche noi lo facciamo, ma diamo la colpa al gatto”. Un altro ha condiviso che usa “Casper”, un fantasma domestico ispirato al famoso personaggio cinematografico, come destinatario delle proprie frustrazioni. C’è persino chi ha inventato un Gremlin nell’armadio a cui attribuire la responsabilità ogni volta che non riescono a trovare qualcosa.

Questi esempi dimostrano come l’idea di una persona o entità immaginaria possa essere declinata in molteplici modi, adattandosi alle dinamiche uniche di ciascuna coppia. La flessibilità di questo approccio lo rende un potente strumento per ridurre le tensioni e preservare l’armonia, consentendo ai partner di evitare scontri diretti e mantenere un ambiente domestico sereno.

Deresponsabilizzarsi: un’abitudine sempre più diffusa e incoraggiata dalla società

L’abitudine di attribuire la responsabilità delle proprie difficoltà agli altri è sempre più comune nella nostra società moderna. Spesso i media e la retorica comunicativa generale incoraggiano questo atteggiamento, spostando la colpa su chi ci ha preceduto, sui colleghi, sui concorrenti, e così via. Sebbene sembri un comportamento recente, in realtà è radicato nella natura umana da sempre.

Negli anni ‘50, lo psicologo statunitense J. B. Rotter introdusse il concetto di “Locus of Control” per descrivere il grado in cui una persona crede di poter influenzare gli eventi della propria vita. In sostanza, si tratta del “luogo” (interno o esterno) in cui un individuo colloca la ragione dei propri successi e fallimenti. Chi tende a incolpare gli altri si colloca in un “Locus of Control” esterno, attribuendo le proprie difficoltà a fattori fuori dal proprio controllo.

Perché tendiamo a incolpare gli altri e quali sono le conseguenze

Incolpare gli altri è facile e ci permette di evitare il peso delle responsabilità, che implica affrontare i propri errori e lavorare su se stessi. Inoltre, incolpare gli altri ci offre un senso di controllo, permettendoci di evitare di sentirci vulnerabili o di dover ammettere di non essere stati all’altezza della situazione.

Questo comportamento, però, ha conseguenze negative: ostacola la crescita personale, indebolisce la personalità, riduce l’empatia e danneggia le relazioni. Incolpare gli altri è anche contagioso: chi lo fa spesso influenza negativamente chi lo circonda, incoraggiando una cultura di deresponsabilizzazione.

È essenziale riconoscere quanto questo comportamento possa essere dannoso e fare uno sforzo consapevole per fermarlo. Come suggerisce Carl Rogers, fondatore della Psicologia Umanistica, “La sola persona che non può essere aiutata è quella che getta la colpa sugli altri.” Se nella vostra vita le cose non vanno come vorreste, forse è il momento di smettere di incolpare gli altri e di assumervi la responsabilità, lavorando su voi stessi per migliorare la situazione.

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