Vuole vivere sott’acqua per 100 giorni per vedere come influisce sul suo corpo e sulla sua mente

L’esperimento del dottor Deepsea

 

Un professore dell’Università della Florida ha intenzione di trascorrere 100 giorni a 9 metri sotto la superficie dell’oceano, in un rifugio sottomarino, come esperimento scientifico per scoprire come l’aumento costante della pressione influisca sul suo corpo e sulla sua mente. L’attuale record mondiale di tempo trascorso sott’acqua è stato stabilito nel 2014 da due biologi del Tennessee che sono riusciti a vivere sommersi per un totale di 73 giorni. Tuttavia, se il professore della University of South Florida Joseph Dituri raggiungerà l’obiettivo prefissato, batterà quel record di ben 27 giorni.

E così Dituri, soprannominato anche “Dr. Deepsea”, si è trasferito nel Jules’ Undersea Lodge di Key Largo, un hotel sottomarino a 9 metri sotto la superficie, dove intende rimanere fino al 9 giugno. Durante questo periodo, insieme a un team di medici e scienziati, condurrà una serie di test per verificare come la vita sott’acqua per periodi prolungati influisca sul corpo e sulla mente umana. Il professore ha dichiarato: “Il corpo umano non è mai stato sott’acqua così a lungo, quindi sarò monitorato da vicino. Questo studio esaminerà tutti i modi in cui questo viaggio avrà un impatto sul mio corpo, ma la mia ipotesi è che ci saranno miglioramenti per la mia salute grazie all’aumento della pressione”.

Sarà costantemente seguito da un’équipe medica

Dituri basa la sua ipotesi sui risultati di uno studio in cui le cellule esposte a una pressione maggiore sono raddoppiate nel giro di cinque giorni. Lui e altri ricercatori della University of South Florida ritengono che l’aumento della pressione potrebbe aumentare la sua longevità e prevenire le malattie legate all’invecchiamento. Per evitare che l’acqua entri nella loggia, l’aria deve essere costantemente pompata nello spazio abitativo, creando una pressione pari a circa 1,6 volte quella della superficie terrestre.

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Durante i 100 giorni, il cinquantacinquenne professore universitario sarà visitato regolarmente da un’équipe medica che eseguirà una serie di esami, tra cui analisi del sangue, ecografie ed elettrocardiogrammi. Sarà inoltre sottoposto a test psicosociali e psicologici per comprendere gli effetti mentali di una permanenza prolungata sott’acqua.

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