Visitare un museo riduce lo stress e migliora l’umore? Diversi studi effettuati nel corso di un decennio hanno rivelato che la fruizione di opere d’arte produce benessere psicofisico negli individui.
In base a due ricerche, realizzate nel 2006 dal Dipartimento di Psicologia dell’Università di Westminster, e nel 2019 dall’Università di Washington, con metodologie simili di analisi, sono state osservate le condizioni fisiche delle persone prima e dopo la visita ad un museo, valutando il livello di cortisolo (ormone dello stress) e della pressione sanguigna. Nell’indagine del 2006 si trattava di 28 lavoratori (metà uomini e metà donne) che durante la pausa pranzo si erano recati alla Guildhall Art Gallery di Londra, mentre nel 2019 si sono valutate le reazioni di 31 professionisti (21 donne e 10 uomini) in visita al Bellevue Arts Museum di Seattle, sempre nella pausa pranzo. In entrambi i casi, all’uscita, i livelli di stress erano diminuiti così come la pressione sanguigna.
Secondo uno studio realizzato da Katherine Cotter e James Pawelski, del centro di Psicologia dell’Università della Pennsylvania, fruire dell’arte in un museo può aiutare non solo a ridurre lo stress, ma anche a superare la solitudine e a rendere la vita più significativa. «Ho sempre trovato i musei degli ambienti rilassanti e coinvolgenti» ha affermato Cotter «e ho condotto una ricerca per capire meglio le esperienze delle persone con l’arte e con i musei». I ricercatori hanno identificato tre vantaggi nella visita ad un museo.
È un’esperienza gratificante: visitare musei stimola emozioni positive e il coinvolgimento personale, con un conseguente miglioramento della qualità della vita. Riduce i livelli di cortisolo: il contatto con l’arte riduce la produzione dell’ormone correlato allo stress. Contrasta l’isolamento: sia le opere d’arte che i visitatori stessi possono farci sentire in sintonia con gli altri e meno soli.
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Poiché un museo è un luogo che non si visita frequentemente, al suo interno ci si sente trasportati in un altra dimensione. «Potremmo perdere la cognizione del tempo o sentirci particolarmente attratti da un’opera durante la visita. Attraverso queste forme di coinvolgimento intimo possiamo aumentare le nostre emozioni positive e sentirci più vivi» ha spiegato la ricercatrice. Visitare un museo inoltre, porta ad allontanarsi dal mondo esterno, induce riflessioni e stati contemplativi che ci consentono di pensare a noi stessi e alle nostre vite in maniera diversa, esponendoci a nuove prospettive.
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