Non sentendo particolarmente la mancanza dei suoi genitori, Gian è felice della sua decisione di vivere a Bologna. È consapevole che qualcuno potrebbe interpretare il suo comportamento come una mancanza di affetto verso di loro, ma assicura che non è così. Ha solo bisogno di concentrarsi sugli studi e, quando è in contatto con sua madre, spesso finisce per perdere tempo. Racconta che la madre ha la tendenza a trattenerlo a lungo al telefono con domande come “Ma allora cos’hai?”, anche quando non c’è nulla di particolare e lui ha semplicemente bisogno di tornare a studiare.
Visita a sorpresa
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04/09/2024