Vietato restare da soli

“sono una di voi e ora mi ritrovo da questa parte della barricata, a scrivere queste righe e presentarmi nell’attesa di farvi leggere più approfonditamente le mie disgrazie. In realtà ciò che mi è successo è solo l’ultima goccia che fa traboccare il vaso, perché mi sono davvero ma veramente stancata di avere a che fare con persone che si comportano con me come gli pare solo perché io voglio essere lasciata in pace. E il bello è che non capiscono, nessuno ci riesce. Persino le mie amiche o i parenti mi credono strana, o peggio, solo per questo mio sentimento di libertà. In ogni caso io nascondo questa cosa dentro di me, anche se non si può chiamare segreto dato che lo dico molto chiaramente a tutti, ma non capisco perché parlarmi male. Comunque io mi chiamo Carlotta, penso sia più che dovuto dirvi almeno il mio nome, e ho 23 anni quindi sono ancora abbastanza giovane da volermi e potermi comportare in un determinato modo. Ho conosciuto Lorenzo dopo che una mia amica, la mia migliore amica che dovrebbe conoscermi, gli ha passato il mio numero e gli ha detto di provarci con me e la cosa mi ha un po’ infastidita, ma ci sono uscita lo stesso in amicizia dato che insisteva. Peccato abbia insistito un po’ troppo anche dopo.”

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La nostra fan Carlotta ha scelto di raccontare una vicenda che, pur partendo da un episodio preciso, riflette un disagio più ampio che sente da tempo. Ha 23 anni e si descrive come una ragazza che tiene molto alla propria libertà, all’indipendenza emotiva e personale. Una scelta che però, racconta, viene spesso fraintesa da chi le sta intorno, tanto da farla sentire giudicata, addirittura attaccata, solo per il desiderio di voler essere lasciata in pace.

Carlotta non cerca scontri, ma nemmeno compromessi forzati: ha le idee chiare sul rispetto che desidera ricevere e sull’autenticità nei rapporti. Eppure, racconta con amarezza che anche persone molto vicine a lei – come amici e parenti – spesso la fanno sentire “sbagliata”, solo perché non risponde a certe aspettative sociali o sentimentali. Una frustrazione che si è intensificata con l’episodio che ha voluto condividere.

Tutto ha avuto inizio quando la sua migliore amica, pur conoscendola bene, ha deciso di dare il suo numero di telefono a un ragazzo, Lorenzo, invitandolo apertamente a provarci con lei. Carlotta è rimasta spiazzata e infastidita dal gesto, ma ha deciso comunque di uscire con lui in amicizia, per cortesia e apertura. La situazione, però, è rapidamente degenerata: Lorenzo ha insistito più del dovuto, ignorando i segnali e il rispetto per i limiti che lei cercava di mantenere. Questo comportamento ha fatto traboccare un vaso già pieno, facendola sentire invasa, non ascoltata, e soprattutto delusa anche da chi avrebbe dovuto capirla di più.

Condivide la sua esperienza non per lamentarsi, ma per trovare ascolto e forse riconoscimento da chi, come lei, vive con forza il bisogno di essere semplicemente se stessa. Per Carlotta, voler stare bene da sola o decidere con attenzione a chi aprirsi non dovrebbe essere un problema, ma un diritto.

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