Fonte: Youtube
I fondali degli oceani sono abitati da creature spesso misteriose, poco conosciute perché sfuggenti, a volte dall’aspetto bizzarro e imprevedibile, tanto da sembrare provenienti da altri mondi. È il caso, ad esempio, dell’Eulagisca gigantea, comunemente noto come verme polichete antartico.
Si tratta di una creatura marina che abita le profondità dell’Oceano Meridionale, vicino all’Antartide, a profondità superiori ai 500 metri. Questo verme può raggiungere dimensioni notevoli, superando i 20 centimetri di lunghezza e i 10 centimetri di larghezza ma è il suo aspetto a renderlo caratteristico, in quanto assomiglia al celebre mostro del film “Alien”.
Appartenente alla famiglia dei polinoidi, l’Eulagisca gigantea presenta un corpo segmentato coperto da scaglie chiamate elitre, che gli conferiscono un aspetto minaccioso. Le scaglie, simili a file di denti, creano un contrasto affascinante con le sue setole dorate e lucenti, che circondano il corpo del verme. I luccicanti peli dorati potrebbero aiutarlo a strisciare o nuotare nell’acqua, o a difendersi dalle minacce. Non è chiaro perché le setole siano dorate.
Una caratteristica sorprendente del verme è la presenza di una proboscide retrattile, spesso scambiata per la testa. Quando è a riposo, questa struttura è nascosta all’interno del corpo; durante l’alimentazione, il verme estroflette la proboscide, rivelando mascelle robuste complete di denti affilati che utilizza per lacerare la preda. La struttura può estendersi fino a 7 centimetri di lunghezza, contribuendo all’aspetto impressionante dell’animale.
Nonostante il suo aspetto intimidatorio, le abitudini alimentari dell’Eulagisca gigantea non sono ancora completamente comprese. Sebbene sia stato scoperto nel 1939, si sa molto poco di questa specie che vive in acque profonde. Si ipotizza che sia un predatore attivo, cacciando altre creature marine, oppure che si nutra di detriti organici presenti sul fondale oceanico.
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La combinazione di caratteristiche fisiche uniche e l’habitat remoto rendono l’Eulagisca gigantea un soggetto di grande interesse per i ricercatori e gli appassionati di biologia marina, rappresentando un esempio affascinante della biodiversità presente nelle profondità oceaniche antartiche.
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