Sperimentato in Veneto il primo treno supersonico a levitazione magnetica

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Sperimentato in Veneto il primo treno supersonico a levitazione magnetica

| 14/03/2024
Fonte: Ironlev

Compiuto un test su 2 km a 70 km/h

  • IronLev, azienda hi-tech con sede a Treviso, ha presentato il primo treno a levitazione magnetica applicato su un’infrastruttura ferroviaria esistente
  • Il prototipo ha compiuto un test su due chilometri di binari della ferrovia Adria-Mestre, raggiungendo una velocità di 70 chilometri all’ora, senza rumore e senza emissioni ambientali
  • La tecnologia utilizzata, chiamata “levitazione ferromagnetica passiva”, sfrutta un campo magnetico per sospingere il veicolo su pattini magnetici, garantendo stabilità tramite rotelle che si “aggrappano” al binario
  • Questa tecnologia è versatile e può essere applicata su diverse tipologie di trasporto senza la necessità di costruire nuove infrastrutture
  • Le prime applicazioni commerciali potrebbero avvenire nei sistemi di trasporto people-mover in ambito urbano, introducendo una nuova era di trasporti ferroviari efficienti, silenziosi e sostenibili

 

La recente presentazione a LetExpo, la Fiera del trasporto e della logistica sostenibili di Verona, ha svelato un prototipo innovativo nel panorama dei trasporti ferroviari: il primo treno a levitazione magnetica applicato su un’infrastruttura esistente. Sviluppato dall’azienda hi-tech IronLev con sede a Treviso, ha compiuto un test su due chilometri di binari della ferrovia Adria-Mestre, raggiungendo la velocità di 70 chilometri all’ora, il tutto senza alcun rumore e senza alcuna emissione di scorie ambientali, consumando solamente un chilowatt di energia.

La tecnologia utilizzata, chiamata “levitazione ferromagnetica passiva”, sfrutta un campo magnetico per sospingere il veicolo – che può essere un vagone, ma anche altri mezzi come serramenti, finestre, ascensori, o scaffali metallici – su pattini magnetici. Al contempo, due rotelle si “aggrappano” al profilo del binario, garantendo stabilità e prevenendo scivolamenti o deragliamenti.

Può essere montato su infrastrutture già esistenti

Ciò che rende questa tecnologia particolarmente interessante è la sua versatilità e la sua capacità di adattarsi alle infrastrutture esistenti. Infatti, può essere montata su diverse tipologie di trasporto, come people mover, metropolitane e treni ad alta velocità, persino su sistemi futuristici come Hyperloop. Questo senza la necessità di costruire nuove infrastrutture, ma sfruttando quelle già presenti. In questo modo, si otterrebbe non solo una significativa riduzione dei costi infrastrutturali, ma anche un miglioramento della sostenibilità ambientale del settore dei trasporti.

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Il modello ferroviario sperimentato a Verona sulla ferrovia Adria-Mestre, una delle più antiche d’Italia, ha dimostrato con successo le potenzialità di questa tecnologia. I prossimi passi prevedono lo sviluppo di un ulteriore carrello motorizzato per testare un veicolo completo, con pesi fino a 20 tonnellate e velocità fino a 200 all’ora. Le prime applicazioni commerciali potrebbero avvenire nei sistemi di trasporto people-mover in ambito urbano, aprendo la strada a una nuova era di trasporti ferroviari efficienti, silenziosi e sostenibili.

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