La “zattera“ iconica del film Titanic, che ha suscitato anni di dibattiti appassionati tra i fan sul destino del personaggio di Jack, interpretato da Leonardo Di Caprio, è stata recentemente venduta all’asta per la considerevole somma di 718.750 dollari. Questo pezzo memorabile della cultura cinematografica ha generato discussioni accese su internet riguardo al motivo per cui Jack non sia salito sulla porta insieme a Rose, interpretata da Kate Winslet, durante il tragico naufragio del transatlantico.
Le polemiche erano così intense che persino il regista James Cameron è intervenuto dopo 25 anni per dare una spiegazione scientifica alla scena controversa. Cameron ha collaborato a uno studio condotto per il 25º anniversario del film da National Geographic, in cui è stata ricreata una replica della zattera e testata in acqua gelida. Gli esperti hanno posizionato sensori su due controfigure con la stessa corporatura dei protagonisti per valutare le possibilità di sopravvivenza di entrambi. La conclusione è stata che solo uno dei due avrebbe potuto sopravvivere, ponendo così fine alle discussioni.
La vendita della zattera di Titanic all’asta ha suscitato grande interesse tra i collezionisti e gli appassionati di cinema. Oltre alla zattera, sono stati messi all’asta altri oggetti iconici del cinema, tra cui le scarpe di Forrest Gump, l’abito plissettato di Marilyn Monroe, la maschera di Jim Carrey, la frusta di Indiana Jones, l’ascia di Jack Nicholson in Shining e il travestimento di Chewbacca in Star Wars. Le foto di questi pezzi unici sono state pubblicate sul sito dell’asta, attirando l’attenzione di numerosi acquirenti desiderosi di possedere un pezzo di storia cinematografica.
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La vendita di questi oggetti simbolici del cinema non solo rappresenta un momento emozionante per i collezionisti, ma testimonia anche il valore duraturo e l’impatto culturale dei film che li hanno resi famosi. La zattera del Titanic, in particolare, continua a suscitare fascino e interesse dopo oltre due decenni dalla sua prima apparizione sul grande schermo, dimostrando l’immortalità delle grandi opere cinematografiche e il loro potere di catturare l’immaginazione del pubblico.
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