Trovato in uno scavo un vaso pieno di antiche monete d’oro [+FOTO]

Il tesoro risale a più di 2000 anni fa e sarebbe stato il pagamento per i soldati mercenari impegnati nelle guerre in Persia

 

Durante alcuni scavi un un’antica città greca nella Turchia occidentale, sono tornati alla luce manufatti e resti archeologici risalenti al V sec. a.C., tra cui un vaso con un numero ancora imprecisato di monete d’oro. I ricercatori hanno fatto la scoperta a Notion, una città fortificata che fu occupata dal VI secolo a.C. al I secolo d.C.

Il tesoro nascosto sotto il pavimento di una casa

Il vaso era nascosto sotto il pavimento di una casa del VI sec. a.C. e il denaro potrebbe essere stato usato per pagare truppe mercenarie. «La scoperta di un reperto così prezioso è molto rara» ha affermato Christopher Ratté, professore di scienze antiche, arte e archeologia del Mediterraneo e direttore del Progetto Archeologico Notion.  «Nessuno seppellisce mai un tesoro di monete, soprattutto di metalli preziosi, senza l’intenzione di recuperarlo. Quindi deve essere successo qualcosa di estremamente grave se nessuno è tronato a prelevare le monete».

Il sito comprende gli edifici tipici di un’antica città greca, come un teatro, templi, case a schiera e un mercato. L’area è rimasta in gran parte intatta e inesplorata per migliaia di anni, fino a circa un decennio fa quando Ratté e un team di ricercatori iniziarono il processo di rilevamento aereo e mappatura dei resti visibili della città, risalenti all’era ellenistica (dal 323 a.C. al 30 a.C.). Quando i ricercatori hanno iniziato gli scavi nel 2022, con l’obiettivo di studiare i resti non visibili in superficie, hanno fatto una scoperta emozionante. Sotto le fondamenta di una grande casa a schiera di epoca ellenistica c’erano i resti di una casa più antica, con frammenti di ceramica al suo interno. Successivamente, sotto il pavimento della stessa casa, è stato trovato il tesoro di monete.

Le monete usate per pagare i mercenari

I manufatti raccontano la storia di coloro che risiedevano nella città non solo durante il periodo tra il regno di Alessandro Magno e l’Impero Romano, ma anche di centinaia di anni prima, quando la tensione tra la civiltà greca e l’Impero persiano era alta.

Le monete ritrovate risalgono all’Impero Persiano (dal VI secolo a.C. al 330 a.C. circa). Sono conosciute come darici persiani per l’arciere inginocchiato sul davanti della moneta che raffigura il re persiano Dario. Come la maggior parte delle monete antiche dal VI al IV secolo a.C., questa valuta non riporta date, il che rappresenta una sfida per i ricercatori conoscere il periodo di produzione.

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Non è chiaro a cosa servissero esattamente le monete: si ipotizza che fossero un modo per pagare i mercenari. Secondo l’Università del Michigan, una moneta d’oro sarebbe stata l’equivalente di un mese di stipendio per un soldato mercenario. Le monete d’argento erano invece più comunemente usate per le spese quotidiane e 20 monete d’argento equivalevano ad una moneta d’oro.

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