Una enorme valanga distrusse i fondali dell’Atlantico 60.000 anni fa

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Una enorme valanga distrusse i fondali dell’Atlantico 60.000 anni fa

| 24/09/2024
Fonte: Youtube

Gli scienziati hanno ricostruito il percorso della massa di detriti che attraversò i fondali marini al largo della costa del Marocco

  • Una gigantesca valanga sottomarina si scatenò 60.000 anni fa nell’oceano Atlantico
  • Il fenomeno geologico partì da una piccola frana sul fondale marino nel canyon di Agadir, al largo della costa marocchina
  • Il materiale si accumulò velocemente fino a raggiugere dimensioni 100 volte superiori alla frana iniziale
  • La mole di detriti, alta 200 metri, percorse un tragitto di circa 2000 km, distruggendo i fondali
  • Un fenomeno simile, se si verificasse al giorno d’oggi, causerebbe danni ingenti alle infrastrutture sottomarine

 

Circa 60.000 anni fa una valanga sottomarina distrusse un’enorme porzione del fondale dell’Atlantico orientale, lasciandosi dietro una gigantesca scia di distruzione. Secondo un nuovo studio, la valanga ebbe origine da una piccola frana sul fondale nel canyon di Agadir, al largo della costa del Marocco, ma trasformò rapidamente in un fragoroso torrente di sedimenti e massi.

L’imponente mole di fango e detriti

Un’ondata di fango, rocce e sabbia alta 200 metri si riversò sul canyon a una velocità di 65 km/h, «strappando il fondale marino e spazzando via tutto ciò che incontrava sul suo cammino», ha affermato Christopher Stevenson, coautore principale dello studio, sedimentologo e docente presso l’Università di Liverpool nel Regno Unito. La valanga attraversò il canyon lungo 400 chilometri, percorrendo poi altri 1.600 km lungo il fondale marino atlantico.

Il fiume di detriti crebbe circa 100 volte lungo il percorso, con proporzioni notevolmente maggiori rispetto alle comuni valanghe di neve e detriti che si verificano in superficie, la cui crescita è di quattro-otto volte dall’inizio alla fine. Gli scienziati ritengono che un aumento di volume così massiccio potrebbe essere una caratteristica specifica delle valanghe sottomarine.

La mappatura della valanga sottomarina

Nello studio sono stati utilizzati i dati sui sedimenti per ricostruire il percorso della valanga del Canyon di Agadir. Sono stati esaminati più di 300 campioni di carotaggio prelevati durante le crociere di ricerca degli ultimi 40 anni, nonché i dati sismici e batimetrici (topografia del fondale marino) della zona. Raccogliendo queste informazioni, i ricercatori hanno creato una mappa della valanga che mostra il suo percorso tortuoso all’interno e oltre il canyon. Il team ha pubblicato i suoi risultati sulla rivista Science Advances. «È la prima volta che qualcuno riesce a mappare un’intera valanga sottomarina di queste dimensioni», ha detto Stevenson.

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Le valanghe sottomarine sono estremamente difficili da misurare e spesso passano inosservate, ma secondo i ricercatori un equivalente moderno della catastrofe del Canyon di Agadir potrebbe causare gravi danni alle infrastrutture sottomarine, come ad esempio i cavi internet su cui corre la maggior parte del traffico online globale.

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