L’usanza di farsi i regali affonda le proprie radici nella preistoria
- Incredibile ma vero, persino i nostri antenati erano soliti fare dei regali, come denti di animali e pietre da intagliare
- I destinatari dei presenti erano principalmente i leader della comunità
- L’abitudine di scambiarsi dei doni era presente anche nelle civiltà dell’Antico Egitto e dell’Antica Roma
- Nel Medioevo e nel Rinascimento, questa usanza si è consolidata grazie al cristianesimo
- Oggi numerose festività sono incentrate sullo scambio dei regali per incentivare i consumi
Vi siete mai chiesti da dove nasca l’usanza di scambiarsi dei doni in occasione di compleanni, feste comandate e ricorrenze varie? Al giorno d’oggi, ogni scusa sembra buona per regalarsi qualcosa. In realtà, però, questa abitudine ha radici molto antiche, che affondano nientepopodimeno che nella preistoria. I nostri antenati, infatti, erano soliti offrire dei doni ai capitribù. Tra i regali più gettonati, in particolare, c’erano denti di animali, cortecce e pietre da intagliare per ricavare armi, amuleti e gioielli.
L’usanza di scambiarsi dei regali si consolidò nell’Antico Egitto, dove a ricevere presenti come monili, vesti, oro e persino parti del raccolto erano i faraoni, gli dei e persino i defunti, che venivano sepolti accanto a cibi e suppellettili da utilizzare nel mondo dei morti. Nelle civiltà antiche, tra le ricorrenze più comuni per l’elargizione dei doni c’erano gli sposalizi. Come spiegato da Davide Torsello, professore di antropologia alla Central European University di Vienna, “I matrimoni sono stati, fin dall’antichità, una circostanza in cui le famiglie si scambiavano doni che suggellavano un nuovo legame sociale e di parentela“. Le tipologie di regali dipendevano dal genere del destinatario del dono: armi e manufatti erano riservati agli uomini; le donne, invece, generalmente ricevevano stoffe e gioielli.
Dai Saturnalia al Natale: l’antichissima abitudine di scambiarsi dei doni
Incredibile ma vero, nell’Antica Roma, in occasione dei Saturnalia che si svolgevano tra il 17 e il 23 dicembre, le persone di ogni classe sociale erano solite farsi dei doni come dadi, libri e piccoli animali domestici. Non mancavano graditi regali per i più piccoli, come giocattoli di terracotta di vari tipi e forme.
Fu durante il Medioevo e il Rinascimento che la cultura dei presenti divenne centrale grazie alla spinta del cristianesimo, che incoraggiava a elargire denaro, cibo e vestiti ai più bisognosi, per alleviare le loro sofferenze. D’altro canto, tra gli aristocratici i regali si fecero sempre più raffinati, divenendo un vero e proprio status symbol utile a dimostrare il proprio prestigio sociale e ad assicurarsi il favore del re.
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Con l’avvento della rivoluzione industriale, l’abitudine di scambiarsi i regali è diventata un vero e proprio business diffuso tra gli esponenti di ogni classe sociale. A contribuire alla propagazione di questa usanza è stata la nascita dello shopping, con la costruzione dei primi grandi magazzini nel XIX secolo. Così arriviamo al giorno d’oggi, in cui per incentivare gli acquisti, ogni festività è stata trasformata in una ricorrenza incentrata sullo scambio di regali.
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