Un uomo solo

“Buongiorno. Sono un medico e ci tengo a restare nel totale anonimato così come la persona che mi ha inviato questi messaggi che per nessun motivo vorrei che fosse nota (ho oscurato alcuni dati sensibili). Il motivo per cui vi mando questa conversazione è per sollevare un problema che di questi tempi è ai margini della nostra scala di priorità quotidiane. Io sono un medico generico e seguo tantissime persone, per la maggior parte anziane. Per fortuna spesso ho a che fare con persone deliziose. Pazienti affettuosi e parenti altrettanto gentili e collaboranti. Altre volte, però, mi capitano situazioni in cui vorrei poter fare di più. C’è questo signore che seguo da qualche anno…lui ha 85 anni ed è uno di quegli uomini semplici di una volta…educato, gentile e con gli occhi buoni. L’altro giorno sono stato contattato da sua figlia che mi ha espresso alcune sue difficoltà. Pensavo che la sua priorità fosse la salute di suo padre invece purtroppo mi sono dovuto ricredere: le interessavano solo le sue vacanze.”

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Il nostro fan, che lavora come medico generico, ci scrive per condividere un’esperienza che ha toccato profondamente la sua sensibilità professionale e personale. Nel suo ruolo, si occupa prevalentemente di pazienti anziani, con cui generalmente ha un rapporto positivo e arricchente, grazie alla loro affettuosità e alla collaborazione dei loro familiari. Tuttavia, non tutte le interazioni sono altrettanto gratificanti.

Recentemente, è stato contattato dalla figlia di un paziente di 85 anni, un uomo descritto come semplice, educato e gentile, che il nostro fan segue da alcuni anni. Contrariamente alle aspettative del medico, che pensava che la preoccupazione principale della donna fosse la salute del padre, la conversazione ha preso una direzione diversa. La figlia ha espresso preoccupazioni che si concentravano principalmente sulle sue vacanze personali, piuttosto che sul benessere del padre.

Questa rivelazione ha suscitato nel nostro fan una riflessione su come, in certi contesti, le priorità familiari possano deviare da quelle che un medico considererebbe più urgenti e importanti, come la salute di un familiare anziano. Questa situazione ha portato il medico a riflettere sulla difficoltà di gestire le aspettative e le esigenze dei familiari dei pazienti, soprattutto quando queste non si allineano con le necessità di cura del paziente.

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