Un uomo appassionato di breakdance ha sviluppato una sporgenza sulla sommità del cranio dopo aver ripetutamente eseguito dei movimenti di rotazione sulla testa. Il nodulo di tessuto, che i dottori hanno rimosso chirurgicamente, era diventato sensibile al tatto ed era associato ad un’area circolare di perdita di capelli.
L’insorgere della protuberanza non sarebbe un caso isolato ma, anzi, sarebbe una condizione che si verifica con una certa frequenza tra i breakdancer, anche se è ancora scarsamente documentata nella letteratura medica.
Il breaking è uno stile di danza urbano nato negli anni ’70 nel Bronx, a New York ed era inizialmente praticato solo da afroamericani e portoricani. Nel corso dei decenni la danza si è diffusa a livello mondiale, diventando uno stile di vita e una forma d’arte. Si tratta di un ballo individuale originariamente svolto all’interno di un cerchio di persone e composto da movimenti del corpo fatti sia in piedi che a stretto contatto con il pavimento. I movimenti variano a seconda della creatività e della forma fisica del ballerino che li esegue. Quando il breaker si muove a terra, il corpo è costantemente in rotazione sulle braccia, sulla schiena o sulla testa.
Il ballerino che ha sviluppato la protuberanza è stato oggetto di studio medico (l’articolo è stato pubblicato sulla rivista BMJ Case Reports) e da più di 19 anni pratica vari tipi di “headspin”, movimenti per rimanere in equilibrio sulla testa mentre ruota l’asse del corpo. Il breakdancer ha riferito di allenarsi circa cinque volte a settimana per 1 ora e mezza ogni volta. In questo arco di tempo venivano effettuate diverse rotazioni sulla testa.
L’uomo ha detto di aver notato una protuberanza, accompagnata da perdita di capelli, formarsi sul suo cuoio capelluto. Negli ultimi cinque anni la protuberanza era cresciuta ed era diventata sensibile al tatto. «La presenza della lesione e il disagio associato erano esteticamente sgradevoli per il paziente, ma la protuberanza non gli aveva impedito di continuare a ballare e fare rotazioni sulla testa», hanno osservato i medici. Il ballerino è stato sottoposto ad un intervento di rimozione del tessuto inspessito sotto il cuoio capelluto, effettuato con successo.
Gli studi medici affermano che praticare le rotazioni della testa tre o più volte a settimana può comportare il rischio più elevato di perdita di capelli, dovuto a traumi fisici o cicatrici sulla sommità della testa, o da alopecia da trazione, che si verifica quando i follicoli piliferi vengono danneggiati da ripetuti strappi alla radice dei capelli.
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I dati suggeriscono che la perdita circolare di capelli non sempre si accompagna a una protuberanza dolorosa. In uno studio tedesco su circa 100 breaker, circa il 60% aveva subito qualche tipo di lesione per rotazioni eccessive sulla testa. Di questi casi, circa il 31% aveva perso i capelli e il 24% aveva sviluppato protuberanze indolori. Circa il 37% aveva un’infiammazione del cuoio capelluto.
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