Fonte: Wikipedia
Tra le migliaia di specie di ragni presenti in natura, ce n’è una che sfida ogni aspettativa: Bagheera kiplingi. Questo piccolo ragno saltatore, lungo appena 5-6 mm, è l’unico al mondo a nutrirsi principalmente di materiale vegetale, distinguendosi nettamente dalle altre specie, quasi tutte carnivore. La sua dieta è incentrata sui corpi beltiani, piccole strutture ricche di lipidi e proteine che crescono sulle giovani foglie delle acacie. Tuttavia, questi nutrienti non sono facilmente accessibili: il ragno deve competere con le formiche che vivono in simbiosi con la pianta, proteggendola dai predatori in cambio del cibo. Questo significa che Bagheera kiplingi deve muoversi con estrema cautela per evitare di essere scoperto.
A differenza di altri ragni, Bagheera kiplingi non tesse ragnatele per catturare prede. Trascorre la maggior parte del tempo nascosto tra le foglie più vecchie, dove le formiche si avventurano raramente, e osserva attentamente i loro movimenti. Quando trova un momento favorevole, si lancia rapidamente sui corpi beltiani, li recide con le sue piccole zanne e fugge in un luogo sicuro per consumarli. Questo comportamento lo rende un abile predatore… di piante!
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Sebbene la sua dieta sia prevalentemente vegetariana, occasionalmente integra la sua alimentazione con larve di formica, probabilmente per compensare eventuali carenze nutrizionali. Tuttavia, il suo caso rimane unico nel mondo degli aracnidi, che generalmente si nutrono esclusivamente di altri insetti. Nonostante il ragno fosse noto da tempo, la sua dieta insolita è stata scoperta solo nel 2001 da un ricercatore della Brandeis University e confermata nel 2007. Questo ha rivoluzionato la comprensione del comportamento alimentare dei ragni, dimostrando che anche tra i predatori più specializzati possono emergere strategie evolutive alternative. L’esistenza del Bagheera kiplingi dimostra quanto la natura possa essere sorprendente e quanto ci sia ancora da scoprire sul comportamento degli animali, anche quelli che pensiamo di conoscere bene.
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