Una mano sul tetto, l’inquietante statua di Wellington, in Nuova Zelanda

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Una mano sul tetto, l’inquietante statua di Wellington, in Nuova Zelanda

| 14/11/2024
Fonte: X

L’opera “Quasi”, installata sul tetto di una galleria d’arte, ha alimentato polemiche per cinque anni e presto sarà collocata altrove

  • Nel 2019 sul tetto della galleria d’arte di Wellington, in Nuova Zelanda, fu installata la scultura dell’artista Ronnie van Hout
  • La mano, alta cinque metri, poggia su due dita e ha sul dorso un volto che raffigura quello dell’artista
  • La scultura ha alimentato polemiche per il suo aspetto inquietante
  • Dopo cinque anni sarà rimossa per essere trasferita in un altro luogo
  • Il sindaco di Wellington ha sottolineato l’importanza di progetti artistici diversificati che alimentano il dibattito in città

 

Da cinque anni un’inquietante scultura svetta sul tetto di una galleria d’arte a Wellington, in Nuova Zelanda: una mano gigante alta cinque metri, poggiata su due dita, dell’artista australiano Ronnie van Hout. La mano presenta sul dorso un volto umano senza sorriso che raffigura l’artista stesso.

Un’opera altamente divisiva

L’installazione, denominata “Quasi”, ha alimentato polemiche per l’aspetto non proprio piacevole che in alcuni suscitava anche orrore. Il suo arrivo nella città nel 2019 ha generato una risposta divisiva: alcuni residenti hanno definito la scultura un «incubo febbrile» o «un orribile essere malevolo», mentre altri ritenuto che avrebbe incuriosito e attirato persone in città per vederla.

L’opera, collocata sul tetto della galleria d’arte cittadina, è anche un omaggio al personaggio di Quasimodo, il gobbo di Notre Dame. «Come il suo omonimo, Quasimodo era deforme e incompreso, era odiato dalla gente ma si rivelò un grande eroe tragico-romantico, una bella anima», ha affermato in una nota la galleria d’arte.

Sul caso alcuni anni fa è intervenuto anche un critico d’arte, secondo cui la collocazione in alto faceva sembrare l’opera disconnessa con la realtà e ne aumentava il senso di inquietudine per gli osservatori. All’epoca consigliò quindi di spostare la scultura in un’altra sede a livello del suolo, in maniera tale da consentire al pubblico una maggiore interazione. E così, dopo cinque anni, la statua ha lasciato il tetto della galleria d’arte e sarà trasferita in un altro luogo, non ancora reso noto dalle autorità di Wellington.

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Il sindaco Tory Whanau ha detto che Quasi ha alimentato il dibattito e suscitato curiosità a Wellington, lasciando un segno importante. «L’opera ci ha anche mostrato la rilevanza di avere progetti artistici e creativi diversificati nella nostra città».

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