Una famiglia cammina a 4 zampe, le risposte della scienza [+VIDEO]

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Una famiglia cammina a 4 zampe, le risposte della scienza [+VIDEO]

| 07/01/2025
Fonte: Youtube

Gli Ulas sono una famiglia turca i cui componenti camminano con le palme delle mani a terra, alimentando gli interrogativi degli scienziati

  • Nel 2006 un documentario della BBC rivelò la strana condizione di una famiglia turca i cui componenti camminavano a 4 zampe
  • La famiglia comprendeva 19 figli, di cui cinque affetti da una rara condizione che impediva loro di camminare in posizione eretta
  • Gli individui si spostavano appoggiandosi sui palmi delle mani aperte
  • Alcuni scienziati ipotizzarono una sorta di regressione dell’evoluzione umana con un ritorno alla condizione dei primi ominidi
  • Altri studi attribuiscono la causa alla sindrome da atassia cerebellare, una rara malattia genetica che comporta l’incapacità di mantenere l’equilibrio durante i movimenti

 

Una famiglia turca ha attirato l’attenzione degli scienziati di tutto il mondo per una caratteristica unica dei suoi componenti: camminare a quattro zampe anziché in posizione eretta. Nel 2006 la BBC trasmise un documentario sulla famiglia degli Ulas, ponendo l’attenzione sull’insolito modo con cui queste persone erano solite spostarsi. Il comportamento ha suscitato dibattiti e studi scientifici.

L’incapacità di camminare in posizione eretta

La famiglia Ulas, residente in un villaggio remoto della Turchia meridionale, comprendeva 19 figli, di cui cinque (quattro femmine e un maschio) affetti da una rara condizione che impediva loro di camminare in posizione eretta. Gli individui si spostavano appoggiandosi sui palmi delle mani aperte, a differenza di primati come scimpanzé e gorilla che utilizzano le nocche per il movimento quadrupede. Nonostante questa modalità di locomozione, gli Ulas conservavano l’uso funzionale delle dita per attività manuali. I componenti della famiglia presentavano inoltre un ritardo mentale significativo, con un vocabolario limitato e difficoltà nelle attività cognitive di base.

Le varie ipotesi degli scienziati

Il fisiologo Üner Tan, dell’Università di Çukurova, ha studiato il caso, proponendo che questa condizione rappresentasse una sorta di regressione nell’evoluzione, suggerendo un ritorno a modalità di locomozione dei nostri antenati ominidi. Altri scienziati hanno invece fornito spiegazioni diverse. Nicholas Humphrey e John Skoyles, della London School of Economics, hanno ipotizzato che la locomozione quadrupede fosse il risultato di una combinazione di fattori genetici e ambientali. I bambini che non avevano mai camminato in posizione eretta, se assistiti da un fisioterapista e dall’uso di appositi strumenti riuscivano poi a camminare in posizione eretta. Nel 2014 gli scienziati dell’Università di Aarhus hanno scoperto che la causa poteva essere attribuita alla sindrome da atassia cerebellare, una rara malattia genetica che comporta ritardo mentale e incapacità di mantenere l’equilibrio e la coordinazione durante i movimenti.

L’insorgere della malattia, unita a un ambiente che non ha incentivato l’apprendimento della deambulazione bipede, avrebbe portato allo sviluppo di questa modalità di movimento. Il caso ha sollevato interrogativi sull’evoluzione umana e sulla plasticità del comportamento motorio.

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Alcuni studiosi hanno visto in questa famiglia una possibile finestra sulle fasi evolutive della locomozione umana, mentre altri hanno sottolineato l’importanza di considerare le influenze genetiche e ambientali nello sviluppo motorio. La divulgazione del caso, attraverso documentari e articoli, ha sollevato questioni etiche riguardo alla rappresentazione e al trattamento di individui con condizioni rare.

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