La risata aumenta la legittimità: l’umorismo rende gli scienziati più credibili

Le tecniche più efficaci sono l’antropomorfismo e la satira leggera

 

Nel mondo accademico si pensa spesso che per essere presi sul serio sia necessario mantenere un atteggiamento formale e distaccato. Tuttavia una ricerca condotta dall’Università della Georgia suggerisce il contrario: uno scienziato che fa uso dell’umorismo, se ben calibrato, può risultare più credibile e apprezzato dal pubblico.

Lo studio, pubblicato sul Journal of Science Communication, ha testato l’efficacia di diverse forme di umorismo nella comunicazione scientifica, in particolare attraverso i social media. I ricercatori hanno creato post su Twitter (ora X) attribuiti a un fittizio scienziato, “Dr. Jamie Devon”, e hanno valutato le reazioni di oltre 2.200 partecipanti. I post si concentravano su intelligenza artificiale e auto a guida autonoma, utilizzando diverse strategie comunicative: post seri, antropomorfismo (assegnare caratteristiche umane agli oggetti) e satira.

Il segreto sta nell’uso di un umorismo che sia ben eseguito, contestualizzato e accessibile

I risultati hanno mostrato che i post più umoristici, soprattutto quelli che combinavano antropomorfismo e satira leggera, erano percepiti come più divertenti e affidabili rispetto a quelli senza umorismo. Inoltre i partecipanti hanno valutato lo scienziato immaginario come più simpatico e autorevole quando i suoi contenuti risultavano divertenti. Questo dimostra che l’umorismo non compromette necessariamente la professionalità, ma può rafforzare la fiducia nel divulgatore scientifico.

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Tuttavia non tutti i tipi di umorismo funzionano. Gli studiosi avvertono che sarcasmo e toni aggressivi possono avere l’effetto opposto, rendendo gli scienziati meno credibili. Il segreto sta nell’uso di un umorismo che sia ben eseguito, contestualizzato e accessibile al pubblico. Questa strategia è particolarmente rilevante nell’epoca della disinformazione scientifica, in cui la fiducia nel mondo accademico è divisa su basi politiche. Usare un linguaggio più leggero e coinvolgente può aiutare a contrastare fake news e rendere la scienza più comprensibile e condivisibile. Non tutti gli scienziati devono diventare comici, ma chi riesce a integrare arguzia e competenza può non solo insegnare, ma anche ricostruire la fiducia nella scienza.

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