Diverse specie inseriscono nei nidi la pelle della muta dei rettili per scoraggiare i predatori
- Alcuni uccelli utilizzano pelle di serpente nei loro nidi per tenere lontani i predatori
- Gli uccelli raccolgono pelle abbandonata durante la muta dei serpenti, usandola come materiale strategico e talvolta isolante
- La paura per i rettili rende i nidi meno soggetti ad attacchi
- La presenza della pelle di serpente evoca nei predatori la paura innata di un incontro con un rettile pericoloso
- Il comportamento è comune in uccelli che costruiscono nidi in cavità, dove il rischio di predazione è maggiore
Alcune specie di uccelli hanno sviluppato un comportamento sorprendente per proteggere i loro nidi: utilizzano la pelle della muta dei serpenti per scoraggiare i predatori.
La pelle di serpente scoraggia i predatori
Questo adattamento è stato osservato in diverse aree geografiche e rappresenta una strategia efficace per ridurre il rischio di attacchi da parte di mammiferi come scoiattoli e procioni, noti per razziare nidi. La presenza della pelle di serpente evoca nei predatori la paura innata di un incontro con un rettile pericoloso.
Gli studi dimostrano che i nidi decorati con pelle di serpente hanno una probabilità significativamente minore di essere attaccati. Questa pratica è comune soprattutto tra uccelli che costruiscono nidi in cavità o in luoghi chiusi. Gli uccelli raccolgono pezzi di pelle lasciata dai serpenti durante la muta e li dispongono strategicamente all’ingresso o all’interno del nido, sia per creare un effetto visivo intimidatorio, sia per rinforzare la struttura del nido o migliorare l’isolamento termico.
L’esperimento
I ricercatori della Cornell University di New York hanno condotto un esperimento e scoperto che gli uccelli che ricoprono i loro nidi con pelle di serpente hanno meno probabilità di vedere le loro uova mangiate dai predatori. Il team ha allestito oltre 60 cassette nido per simulare nidi a cavità, e 80 nidi inattivi di pettirossi americani per rappresentare nidi a coppa aperta. Metà dei nidi di ogni categoria erano rivestiti con pelli di serpente raccolte da un allevatore locale, mentre l’altra metà non era rivestita.
Ogni nido è stato rifornito di due uova di quaglia e il team le ha monitorate per due settimane, controllandole ogni tre giorni. Le telecamere di sorveglianza hanno catturato l’attività dei predatori attorno ai nidi, fornendo informazioni cruciali sull’efficacia delle pelli di serpente come deterrente. Le pelli dei rettili hanno ridotto significativamente la predazione nei nidi in cavità. I predatori, tra cui piccoli mammiferi come gli scoiattoli volanti, hanno evitato le cassette nido contenenti con le pelli, dando a quei nidi una maggiore possibilità di sopravvivenza durante il periodo di 14 giorni.
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È interessante notare che le pelli di serpente non fornivano lo stesso livello di protezione per i nidi a coppa aperta, che erano visitati da una gamma più ampia di predatori, compresi gli uccelli. Ciò suggerisce che la struttura chiusa dei nidi cavi aumenta l’effetto protettivo delle pelli di serpente, avendo funzione deterrente e limitando l’accesso dei predatori.
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- https://www.newsweek.com/snake-skin-fear-predator-birds-nests-cavity-2016006
- https://www.earth.com/news/some-birds-use-snake-skins-in-their-nests-to-deter-predators/
- https://www.discoverwildlife.com/animal-facts/birds/snake-skin-bird-nest-new-york