Tendete a vedere il bicchiere mezzo vuoto? In realtà, essere pessimisti ha anche dei vantaggi. Sebbene, infatti, gli scienziati concordino sul fatto che essere ottimisti fa bene alla salute, la ricerca ha messo in luce che ci sono alcuni lati favorevoli derivanti da un atteggiamento negativo verso la vita. C’è di più: i pessimisti potrebbero risultare addirittura avvantaggiati, a patto che la loro non sia un’amarezza sterile ma risulti un incentivo che li spinga più efficacemente a raggiungere i propri obiettivi.
Questa categoria di persone è definita dagli psicologi “pessimisti difensivi”. Si tratta di individui consapevoli della propria negatività, che si servono di trucchetti e stratagemmi per gestirla al meglio. Ad esempio, avere basse aspettative può rivelarsi incredibilmente utile. Non solo perché nel caso in cui le cose vadano bene saremo doppiamente soddisfatti, ma anche perché pensare a tutti gli scenari peggiori che potrebbero verificarsi ci aiuterà a prevedere eventuali contrattempi e imprevisti, immaginando in anticipo delle soluzioni.
Per non parlare, poi, dello scenario in cui qualcosa vada storto: per gli ottimisti sarebbe una vera e propria tragedia. Nel loro caso, quindi, la delusione è sempre dietro l’angolo. Il pessimista, invece, riesce ad incassare il colpo più facilmente, evitando le crisi di autostima. Uno studio ha persino dimostrato che chi vede il bicchiere mezzo vuoto è un tipo di studente meno ansioso.
La ragione è facilmente intuibile: anticipare i risultati negativi è un modo per prevederli e aumentare la probabilità di riuscire ad evitarli. Senza contare, poi, gli effetti positivi che il pessimismo potrebbe avere sulla salute: la consapevolezza che le malattie sono dietro l’angolo spingerebbe questo tipo di persone ad adottare abitudini igieniche impeccabili e a sottoporsi a visite di controllo e prevenzione.
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In ogni caso, è importante ribadire la differenza tra i diversi tipi di pessimisti: solo chi si rimbocca le maniche e sfrutta in modo costruttivo il proprio approccio sfiduciato alla vita può beneficiare di questi vantaggi. Discorso ben diverso, invece, riguarda coloro che adottano un atteggiamento autodistruttivo e passivo, che li rende impotenti e li spinge a crogiolarsi nell’autocommiserazione.
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