Tu non puoi capire

“Allora io sto da alcuni anni con Giulio. Siamo entrambi divorziati, ma lui ha due figli mentre io purtroppo non ho potuto averne. La nostra relazione prosegue bene ma devo dire che il fatto che lui abbia figli e io no crea dei problemi: in particolare lui sembra pensare che io non abbia alcuna necessità o impegno e mette sempre i suoi di impegni e quelli della sua ex moglie davanti ai miei.. lo so cosa pensate: e ma loro devono occuparsi dei figli.. in realtà il motivo è un po’ diverso: i figli loro non li sopportano e ogni loro litigio gira intorno al fatto che nessuno dei due vuole averli tra i piedi sti figli, che vengono visti come un inutile peso fastidioso. Devo dire che per una persona come me che di figli ne avrebbe voluti avere è un punto di vista incomprensibile: come si può considerare i propri figli un fastidio tale da doverli evitare, da dover lottare per cercare di trascorrere con loro il minor tempo possibile?? Forse ha proprio ragione Giulio: io non posso capire perché non ho figli!! In ogni caso ad agosto dovevamo andare al mare ma, proprio perché non posso capire, non avevo considerato alcuni aspetti di vitale importanza della faccenda..”

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La dinamica tra Giulio e la sua ex moglie, in cui entrambi sembrano considerare i loro figli più come un peso che una gioia, è particolarmente dolorosa per la narratrice. Questo atteggiamento contrasta profondamente con il suo desiderio di maternità e la sua percezione di cosa significhi essere genitore, ovvero un ruolo che dovrebbe essere intriso di amore, cura e responsabilità.

Inoltre, emerge un problema di riconoscimento e rispetto delle esigenze personali della narratrice all’interno della relazione con Giulio. Lui sembra dare priorità agli impegni legati ai suoi figli e alla sua ex moglie, trascurando le esigenze e i piani della sua attuale compagna. Questo comportamento suggerisce una mancanza di equilibrio nella relazione, dove la narratrice si sente messa in secondo piano.

La situazione si complica ulteriormente quando si parla di programmare una vacanza insieme. La narratrice menziona che per agosto avevano in programma di andare al mare, ma alcuni “aspetti di vitale importanza” non sono stati considerati da lei, presumibilmente legati ai figli di Giulio. Questo dettaglio sottolinea come le esigenze dei figli di Giulio continuino a influenzare e complicare i piani della coppia.

Questa narrazione evidenzia le difficoltà emotive e logistiche di formare una famiglia quando esistono precedenti impegni familiari e quando le aspettative e le esperienze relative alla genitorialità divergono significativamente tra i partner. Per la narratrice, la sfida è doppia: deve navigare la sua relazione con Giulio, affrontando sia la sua mancanza di figli sia la gestione complicata dei figli di lui, il tutto mentre cerca di trovare un proprio spazio e riconoscimento all’interno della dinamica familiare ricomposta.

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