Potrebbe ospitare future basi lunari
- I ricercatori dell’Università di Trento hanno identificato un tunnel lavico sotto la superficie lunare nel Mare della Tranquillità, utilizzando dati della sonda Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA
- Il tunnel potrebbe essere lungo tra 30 e 80 metri, largo circa 45 metri e profondo tra 130 e 170 metri
- I tunnel lavici potrebbero ospitare future basi lunari, offrendo protezione naturale contro le estreme variazioni di temperatura, radiazioni e impatti di meteoriti
- La scoperta è stata confermata tramite immagini radar e simulazioni al computer, rivelando spazi sotterranei nel Mare della Tranquillità
- Questa scoperta potrebbe facilitare la costruzione di habitat lunari più sicuri e sostenibili
Nel cinquantesimo anniversario dello storico allunaggio di Apollo 11, una scoperta significativa potrebbe cambiare le prospettive per la futura esplorazione lunare. Un team di ricercatori guidato dall’Università di Trento ha individuato, per la prima volta, quello che potrebbe essere un tunnel lavico sotto la superficie lunare. La scoperta, pubblicata su Nature Astronomy, è basata sui dati ottenuti dalla sonda Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA.
Il tunnel, situato nel Mare della Tranquillità, noto per essere il sito dell’atterraggio di Neil Armstrong e Buzz Aldrin, è stato identificato grazie a immagini radar e analisi avanzate condotte dal gruppo di ricerca. Le stime indicano che il tunnel potrebbe avere una lunghezza variabile tra i 30 e gli 80 metri, una larghezza di circa 45 metri e una profondità compresa tra i 130 e i 170 metri.
Potrebbero essere una protezione naturale
Questa scoperta è significativa perché i tunnel lavici, simili alle grotte vulcaniche terrestri come quelle alle Hawaii e nelle Isole Canarie, potrebbero rappresentare luoghi ideali per ospitare future basi lunari. La superficie della Luna presenta infatti sfide ambientali estreme: le escursioni termiche possono variare tra 127 °C e -173 °C, e i rischi di radiazione e impatti di meteoriti sono elevati. I tunnel lavici potrebbero offrire una protezione naturale contro questi pericoli, garantendo condizioni più stabili per gli insediamenti umani.
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I dati radar raccolti dalla LRO e analizzati con tecniche di elaborazione avanzate hanno rivelato un aumento di luminosità in alcune aree del Mare della Tranquillità, suggerendo la presenza di uno spazio sotterraneo. Questi risultati sono stati confermati tramite simulazioni al computer, che hanno prodotto modelli tridimensionali coerenti con le osservazioni. La scoperta di questo tunnel lavico rappresenta un passo avanti cruciale per l’esplorazione spaziale, aprendo nuove possibilità per la costruzione di habitat lunari più sicuri e sostenibili. Con ulteriori studi e future missioni, potrebbe diventare una realtà per la permanenza umana sulla Luna.
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Questo articolo è stato verificato con:
- https://www.nature.com/articles/s41550-024-02302-y
- https://www.geopop.it/forse-e-stato-scoperto-per-la-prima-volta-un-tunnel-lavico-sulla-luna-lo-studio/
- https://www.wired.it/article/luna-tunnel-scoperta-universita-trento/