L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il mondo del lavoro anche per quel che riguarda la selezione del personale. Spesso, infatti, smista le candidature e crea una sorta di “filtro digitale” per i recruiter. Questo significa che un algoritmo può decidere il loro destino. Ma come si può ingannarla? Lo ha raccontato una ragazza di nome Cami che è riuscita a trovare lavoro dopo aver inviato ben 65 candidature. Quando ormai pensava di non avere più speranze, ecco il trucco vincente.
Vediamo cosa ha raccontato. “Se stai facendo fatica a trovare lavoro, prova così. Un paio di settimane fa ero davvero in cattive acque. Avrò mandato candidature per 65 lavori diversi e nessuno mi ha mai risposto. Fortunatamente, una mia amica mi ha parlato di un trucchetto, una cosa davvero distopica. Lasciate che vi spieghi, perché quando ho iniziato a fare in questo modo sono arrivate le richieste di colloquio da tutte le parti e guardatemi ora, con tre lavori”.
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Il primo suggerimento che dà è di “copia e incollare nel cv la descrizione del ruolo per cui si fa application. Poi, fai il testo molto molto piccolo e di colore bianco, così non è visibile all’occhio umano, ma evidentemente l’IA sa che c’è e legge ogni parola chiave”. Ciò va adattato ad ogni lavoro per cui ci si candida: “Poi, invece di usare semplicemente LinkedIn o Indeed, dopo aver mandato lì la mia application vado su Google, trovo la mail dell’azienda e invio il curriculum con due parole, per far sapere chi sono e che mi sto candidando. Ho mandato candidature per oltre mille diverse posizioni in un anno e mi hanno risposto in 4. Ho fatto questa cosa e mi hanno scritto il giorno dopo. Funziona”.
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