Con l’aumento dei prezzi dei generi alimentari, tutti cercano di risparmiare sulla spesa settimanale e circolano molti consigli che sostengono di poter contenere i costi. Ma è importante essere in grado di riconoscere quali sono effettivamente utili e quali invece potrebbero non essere così intelligenti: due avvocati hanno infatti denunciato il trucco “ingannevole” di questa donna. Una sua amica, che non era d’accordo con il consiglio che le aveva dato per risparmiare alle casse self-service di un supermercato, ha scritto alla rubrica Sisters In Law per chiedere un parere legale.
La donna ha raccontato alle sorelle avvocato Alison e Jillian Barrett che la sua amica sceglie frutta e verdura costose alla cassa self-service e le timbra come se fossero opzioni più economiche. Questo significa che scambia alimenti più costosi come l’avocado con cipolle marroni più economiche, ma non pensa che sia sbagliato. La persona in questione ritiene che, poiché paga comunque qualcosa, non si possa parlare di furto. Sostenendo che “lo fanno tutti”, pensa che i supermercati includano già i costi delle frodi alle casse nei loro prezzi.
Gli avvocati Barrett, tuttavia, non sono d’accordo e anzi hanno sostenuto come il trucco sia in realtà una vera e propria “frode” e che è contro la legge. Hanno affermato: “Non importa come la sua amica cerchi di giustificare il suo comportamento, la sua condotta ingannevole nel non pagare intenzionalmente il prezzo pieno è contro la legge. La tecnica di utilizzare le casse self-service per spacciare articoli più costosi per altri più economici inganna il sistema, pagando meno. Il suo comportamento fraudolento è solo uno dei tanti trucchi utilizzati dai ladri del self-service per evitare il pagamento”.
Leggi anche: Avvocato: “Non userò mai le casse automatiche perché sono una trappola”
Alison e Jillian hanno dichiarato che questo tipo di “trucchi” costa ai supermercati una fortuna ogni anno e di conseguenza fa aumentare i prezzi dei generi alimentari. Hanno avvertito che se l’amica fosse stata sorpresa a fare questo, la scusa di “confondere l’avocado con la cipolla marrone” non sarebbe stata sufficiente e avrebbe potuto subire una serie di gravi ripercussioni. In Australia, dove risiedono, l’atto potrebbe comportare una multa, l’obbligo di pagare gli articoli e di scusarsi con il negozio o addirittura un’accusa penale se la donna non si adegua o se è recidiva. Risparmiare qualche euro vale questo rischio?
Share