Un team di archeologi ha scoperto la tomba di un medico di epoca romana nel cui corredo funebre erano presenti anche i suoi strumenti di lavoro. Il ritrovamento, avvenuto in Ungheria, nella città di Jászberény a 50 chilometri da Budapest, è estremamente raro. L’unico caso simile è stato trovato a Pompei.
La tomba, risalente al I sec. a.C., è stata scavata dai ricercatori dell’Università Eötvös Loránd, del Museo Jász e dell’Eötvös Loránd Research Network.
Gli oggetti appartenuti al defunto si trovavano in due piccole scatole di legno ai suoi piedi. All’interno c’erano strumenti metallici come pinze, aghi, pinzette e bisturi utilizzati per interventi chirurgici. I bisturi erano riccamente decorati e realizzati con lame sostituibili. Tra i reperti c’era anche una pietra da macina che potrebbe essere stata usata per la miscelazione di erbe e altri rimedi medici.
«E’ un ritrovamento notevole, non solo per l’ottimo stato di conservazione, ma anche per le informazioni che restituisce del periodo in questione» hanno affermato gli studiosi. «È sorprendente che un medico dotato di attrezzature così prestigiose abbia visitato queste zone che i romani consideravano “terre barbare”. L’ipotesi è che il medico, probabilmente formato in uno dei centri imperiali, si sia recato in zona appositamente per salvare qualcuno».
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Si pensa che l’uomo sia morto ad un’età di 50 o 60 anni, ma rimane sconosciuta la causa del decesso in quanto sul suo corpo non sono stati trovati segni di malattie o di traumi evidenti.
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