Tirare l’acqua da remoto

“Sono Gina e mi trovo a discutere ogni giorno con il mio ragazzo Sebastiano che si comporta da bambino anche se ha la bellezza di 30 anni ormai. Il problema di Sebastiano è che appena vede una cosa tecnologica si fa subito rapire e la vuole comprare a tutti i costi! Ma non stiamo parlando di cose utili, tipo almeno pc o smartphone, no lui compra sciocchezze iper tecnologiche inutili e spesso anche molto costose. L’orologio che va fino 1000 metri sotto il mare (lui appena nuota in piscina due volte l’anno), il pela patate elettrico bluetooth, la bilancia che ti legge il meteo… menate senza senso per cui spende un sacco di soldi e di cui, tra l’altro, si scoccia a tempo di record!! Perché ovviamente dopo pochissimo si rende conto che quello che ha comprato non serve a nulla ed è solo un giochino: e i giochini dopo poco stufano!! Quindi il nuovo costosissimo giocattolo dura pochissimo prima di venire messo in un cassetto o in cantina e dimenticato… per essere naturalmente sostituito da un nuovo inutile acquisto!!”

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La nostra fan, una ragazza di nome Gina, ha voluto condividere una situazione ricorrente che sta creando continue tensioni nella sua relazione con il compagno Sebastiano. Una convivenza quotidiana segnata da discussioni costanti, tutte legate a una passione che lui coltiva con grande entusiasmo: quella per la tecnologia. Peccato, però, che non si tratti di strumenti realmente utili, ma di oggetti spesso costosi e totalmente inutili nella loro vita di tutti i giorni.

Gina racconta che Sebastiano, nonostante abbia 30 anni, si comporta come un bambino ogni volta che si imbatte in una novità tecnologica. La reazione è sempre la stessa: deve comprarla a tutti i costi, anche se si tratta di gadget superflui. Tra gli esempi che cita c’è un orologio capace di resistere fino a 1000 metri di profondità, quando lui al massimo fa due nuotate all’anno in piscina, oppure un pela patate elettrico con bluetooth o addirittura una bilancia che prevede il meteo. Oggetti che, secondo la nostra fan, non solo sono privi di reale utilità, ma anche fonte di spese eccessive.

Il problema principale non è solo l’acquisto impulsivo, ma anche la rapidità con cui Sebastiano si stufa di ogni nuovo oggetto. Gina spiega che ogni volta si rende conto troppo tardi che si tratta solo di un gioco, che finisce per essere dimenticato in un cassetto o spedito direttamente in cantina. E puntualmente, poco dopo, arriva un nuovo acquisto a sostituire il precedente, in un ciclo continuo che non sembra trovare fine. La nostra follower ha deciso di condividere questo sfogo per raccontare la frustrazione di chi si ritrova a convivere con una persona che, nonostante l’età adulta, si lascia dominare da un entusiasmo infantile che spesso si scontra con le esigenze della quotidianità e della gestione economica familiare. Una dinamica che sta mettendo alla prova la sua pazienza, giorno dopo giorno.

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