Il terapeuta

“Mi chiamo Enza e vado in terapia per elaborare il lutto della morte di mio padre. Ma il mio psicoterapeuta mi fa impazzire. Mi imbarazza tantissimo mandarvi questa chat perché mostra tutta la mia confusione e tutto il mio tormento, ma non so con chi altri parlarne. Ho scritto in forum dedicati al tema psicologia, ma ancora non mi ha risposto nessuno. Quindi eccomi qui , ho pensato a spunte e spero di non avere pensato male. Mio padre è morto da qualche mese e sto elaborando il suo lutto. Sono andata in terapia perché ho avuto degli attacchi di panico che mi hanno impedito di vivere serenamente. Così ho trovato il dottor *** che mi ha aiutata e io credo di avere visto in lui un secondo padre che però mio padre non era e di essermi confusa le idee. Nella chat leggerete però che non è tutta farina del mio sacco. Non sono solo una pazza che si è legata al suo terapeuta ma c’è anche qualcosa di più. Io non so cosa fare. Sento dipendenza nei suoi confronti ma non solo.”

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Enza condivide un’esperienza molto personale e delicata riguardante il suo percorso terapeutico per elaborare il lutto dopo la morte di suo padre. Si trova in una situazione complicata con il suo psicoterapeuta, il dottor ***, che secondo quanto riferisce, ha avuto un impatto profondo su di lei. Enza descrive di essersi sentita attratta dal terapeuta, vedendo in lui una figura paterna, ma allo stesso tempo riconosce che questa dinamica ha creato confusione e turbamento emotivo.

La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che, stando a quanto racconta Enza, sembra esserci qualcosa di più rispetto alla semplice relazione terapeuta-paziente. Questo la lascia in uno stato di dipendenza emotiva e incertezza su come procedere. Enza sente il bisogno di parlarne con qualcuno e cerca consigli, avendo già cercato aiuto in forum dedicati alla psicologia senza ricevere risposte.

In circostanze delicate come queste, può essere utile considerare di parlare con un altro professionista della salute mentale per avere un secondo parere e un supporto esterno. È importante che Enza si senta ascoltata e sostenuta in un ambiente terapeutico sicuro e professionale. Potrebbe anche essere utile considerare di discutere apertamente le sue preoccupazioni e i suoi sentimenti con il dottor ***, se si sente a suo agio a farlo, per chiarire la natura della loro relazione e per assicurarsi che la terapia sia condotta nel modo più etico e benefico possibile.

In questi casi, è fondamentale che il terapeuta mantenga una condotta professionale e che il paziente si senta libero di esprimere le proprie preoccupazioni senza timore di giudizio o di conseguenze negative sulla loro terapia.

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