Grazie ad un’antica tecnica Maya forse potremo coltivare su Marte

La consociazione ha migliorato la crescita e la resa dei pomodori

 

Un nuovo approccio all’agricoltura su Marte potrebbe essere stato scoperto grazie a un’antica tecnica Maya nota come consociazione, che potrebbe rivoluzionare la coltivazione nei futuri insediamenti umani sul Pianeta Rosso. Gli scienziati della Wageningen University & Research nei Paesi Bassi hanno condotto esperimenti in serre, simulando le condizioni del suolo marziano utilizzando regolite, una miscela di roccia, polvere e sabbia.

Questi esperimenti hanno coinvolto la coltivazione di piselli, carote e pomodori sia in modo tradizionale (monocoltura) che combinato (consociazione), piantati insieme in vasi. I risultati hanno dimostrato che la consociazione ha avuto un impatto significativo sulla crescita e sulla resa delle piante su suolo simulato di Marte. In particolare i pomodori hanno mostrato una migliore crescita quando coltivati insieme a carote e piselli, registrando una biomassa più elevata, un contenuto di potassio superiore e una resa complessiva migliore rispetto alla coltivazione in monocoltura.

Potrebbe anche beneficiarne l’agricoltura terrestre

Al contrario le carote hanno avuto una resa inferiore in consociazione, producendo meno biomassa rispetto alla monocoltura. I piselli, invece, hanno mantenuto un rendimento stabile sia in condizioni di coltivazione singola che combinata. Questi risultati suggeriscono che la tecnica della consociazione potrebbe essere una strategia efficace per ottimizzare la produzione alimentare in ambienti extraterrestri come Marte, dove le risorse sono limitate e le condizioni del suolo rappresentano una sfida unica.

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Integrando piccole quantità di terreno organico nelle simulazioni, gli scienziati hanno anche migliorato la ritenzione idrica e la salute delle radici delle piante, dimostrando ulteriori possibilità di miglioramento delle tecniche agricole su Marte. Questo studio non solo apre la strada a nuove ricerche sull’agricoltura spaziale, ma potrebbe anche beneficiarne l’agricoltura terrestre, specialmente in contesti con climi sempre più variabili. L’approccio multidisciplinare utilizzato per questi esperimenti illustra l’importanza di adattare antiche pratiche agricole alle esigenze moderne e alle sfide ambientali contemporanee, promuovendo un futuro sostenibile sia sulla Terra che nello spazio.

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