Ad oggi, la loro funzione è meramente estetica. In futuro, invece, i tatuaggi potrebbero aiutarci a mantenere sotto controllo la salute delle cellule del corpo umano, così da diagnosticare tempestivamente eventuali malattie. Per quanto sembri una prospettiva fantascientifica, sappiate che questa nuova e incredibile tecnologia è già stata realizzata e presentata all’interno di uno studio.
Vi state chiedendo come funzioni nel dettaglio? I tatuaggi – realizzati in oro – sono stati applicati alle cellule che sostengono i tessuti del corpo umano, chiamate fibroblasti. Perché gli scienziati hanno deciso di utilizzare un materiale tanto pregiato? No, non è una questione di ostentazione: la ragione è puramente tecnica. L’oro, infatti, è in grado di prevenire le perdite o le distorsioni del segnale nel cablaggio elettronico. Per far aderire l’oro ai fibroblasti, i ricercatori hanno impiegato una particolare “colla” molecolare, che ha consentito una vera e propria fusione tra le cellule e i tatuaggi durata ben 16 ore.
David Gracias, autore dello studio, ha spiegato: “Siamo riusciti ad applicare dei tatuaggi nanoscopici con schemi complessi a delle cellule vive, assicurandoci che non morissero.
Il fatto che le cellule riescano a vivere e muoversi con i tatuaggi è molto importante, perché spesso vi è un’incompatibilità tra le cellule vive e i metodi che gli ingegneri usano per fabbricare i componenti elettronici“. Non c’è dubbio: si tratta di un importante traguardo. La scienza, però, non si ferma e punta a vette sempre più alte.
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I prossimi obiettivi dei ricercatori, infatti, sono di prolungare l’aderenza alle cellule e realizzare dei sensori che consentano di monitorare in tempo reale la salute degli organi da remoto. In questo modo, la medicina potrà riuscire a diagnosticare e curare le patologie prima ancora che le nostre cellule vengano danneggiate. E voi, vi fareste impiantare questi particolarissimi “tatuaggi”?
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