Questa tartaruga con la corazza ferita è stata salvata grazie ad un guscio fatto con una stampante 3D

Era stata falciata da una motozappa

Una tartaruga di terra è stata ferita gravemente da una motozappa, con parte del carapace sinistro danneggiato
I veterinari della clinica LocoVET in provincia di Bari sono riusciti ad intervenire con una tecnologia avanzata di protesi in 3D
Dopo una valutazione dettagliata, la tartaruga non aveva danni irreversibili ai polmoni, consentendo un intervento chirurgico
Utilizzando una protesi su misura creata tramite stampa 3D, è stato ricostruito il carapace mancante, consentendo alla tartaruga di riprendersi rapidamente
La storia dimostra il successo dell’innovazione veterinaria e la collaborazione tra professionisti e tecnologie avanzate nel salvare animali e offrire loro un futuro migliore

La storia di una tartaruga di terra, recuperata con il lato sinistro del carapace falciato da una motozappa, ha dato vita ad un incredibile racconto di sopravvivenza e innovazione veterinaria. Grazie all’intervento tempestivo e all’avanzata tecnologia delle protesi in 3D, l’animale ha avuto una seconda possibilità di vita. Il dramma si è consumato in una proprietà in provincia di Bari, dove la tartaruga è stata ferita gravemente. Fortunatamente, è stata portata alla clinica LocoVET, dove il team medico, composto da Rossella Barnaba e Davide De Guz, ha preso in carico il suo caso con dedizione e professionalità.

Dopo una dettagliata valutazione tramite una tac, i veterinari hanno confermato che la tartaruga non aveva riportato danni irreversibili ai polmoni, aprendo così la strada per l’intervento chirurgico. Il compito più impegnativo era quello di ricostruire la parte mancante del carapace, un’operazione delicata che richiedeva un approccio innovativo. Utilizzando il lato destro come modello, De Guz ha adottato una tecnica pionieristica nella ricostruzione del carapace delle testuggini, creando una protesi su misura tramite stampa 3D. La protesi, oltre a ripristinare l’integrità strutturale del carapace, includeva un piccolo tappino perforabile in silicone. Questo elemento ha svolto un ruolo cruciale nel mantenere una pressione negativa all’interno della cavità toracica, garantendo così una corretta espansione dei polmoni e favorendo la guarigione dei tessuti.

I tempi di recupero si sono ridotti notevolmente

Grazie a questa tecnica all’avanguardia, i tempi di recupero della tartaruga sono stati notevolmente ridotti, consentendole di riprendere l’alimentazione in breve tempo. Tuttavia il suo percorso verso la completa guarigione è ancora in corso e sarà soggetto a stretta osservazione per garantire che la riabilitazione proceda senza intoppi. Questa storia di speranza e progresso medico dimostra quanto sia importante l’innovazione nella cura degli animali e come la collaborazione tra professionisti veterinari e tecnologie avanzate possa portare a risultati straordinari. La tartaruga che rischiava di non riuscire a sopravvivere ora ha di fronte a sé un futuro più luminoso grazie alla determinazione e alla competenza del team medico che ha lavorato instancabilmente per salvarla.