Un giorno, viene convocata nello studio dell’allenatrice, che le consegna una serie di bustine, spacciandole per una soluzione miracolosa. Le viene detto che queste bustine, da sciogliere in acqua, avrebbero sostituito ogni pasto per una settimana. La promessa era di risultati straordinari in soli 8 giorni, ma il prezzo da pagare era estremo: niente cibo solido, solo quelle bustine. Sotto pressione, Katia cede.
Dopo soli quattro giorni di questo “programma alimentare”, il suo corpo cede: sviene sotto la doccia, rischiando seriamente di farsi male. Questo episodio la spinge a riflettere sull’assurdità della situazione e sulla pericolosità di quanto le era stato imposto. Qualche ora dopo, la sua allenatrice la contatta per sapere come stia procedendo il regime alimentare.