Supermercato implementa la “cassa extra-lenta”, le vendite aumentano del 10% [+VIDEO]

Ci si può anche mettere 20 minuti in più

Un supermercato di Fukuoka, Giappone, ha introdotto una cassa extra-lenta per clienti che necessitano di più tempo, come anziani, disabili e donne incinte, permettendo loro di pagare senza sentirsi pressati
La cassa extra-lenta consente agli acquirenti di contare i soldi con calma, imbustare la spesa al proprio ritmo e persino chiacchierare con la cassiera, eliminando l’ansia di affrettarsi
Grazie a questa iniziativa, il supermercato ha registrato un aumento delle vendite del 10%, poiché più clienti si sentono a loro agio e non evitano più di fare la spesa a causa della fretta
La cassa extra-lenta è stata proposta dalla signora Abe Nana del Centro di sostegno per la malattia di Alzheimer della Prefettura di Fukuoka, consapevole delle difficoltà affrontate dagli anziani durante la spesa
Il successo della cassa extra-lenta ha portato il supermercato a considerare l’implementazione della stessa in altre sedi, visto il riscontro positivo ricevuto dai clienti

Al giorno d’oggi la maggior parte dei supermercati è alla costante ricerca di modi per velocizzare il processo di cassa, e per una buona ragione: essendo il tempo un bene così prezioso, molti clienti si sentono pressati dai loro coetanei a fare la spesa e a pagare il più velocemente possibile, in modo da non bloccare troppo la fila. Purtroppo, alcune persone non possono essere così veloci, a causa dell’età, di varie disabilità o persino della gravidanza. Alcune di queste persone si sentono spesso in colpa per la lentezza, tanto da evitare del tutto di andare al supermercato. Tuttavia un supermercato della prefettura giapponese di Fukuoka sembra aver risolto il problema con una cassa extra-lenta in cui le persone possono trascorrere più di 20 minuti senza sentirsi in alcun modo sotto pressione.

Probabilmente vi sarà capitato almeno una volta nella vita di avere problemi alla cassa di un supermercato e di dover sopportare gli sguardi di rimprovero delle persone che aspettavano il loro turno in fila, anche se in realtà non avevate fatto nulla di male. O forse eravate voi la persona che guardava male in fila. In ogni caso, si tratta di un problema noto, che pochi supermercati si sono preoccupati di prendere in considerazione. Ma ci sono delle eccezioni. Il programma di Asahi TV “Everyone Is Sunny” di Shuzo Matsuoka ha recentemente presentato un supermercato della prefettura di Fukuoka dove una cassa extra-lenta, originariamente progettata per anziani, disabili e donne incinte, sembra essere diventata molto popolare tra gli acquirenti che si sentono affrettati. Il registro sperimentale è diventato così popolare che il supermercato attribuisce alla sua implementazione un aumento del 10% delle vendite.

Molti clienti fanno la spesa qui proprio per questo

La cassa extra-lenta è stata proposta dalla signora Abe Nana del Centro di sostegno per la malattia di Alzheimer della Prefettura di Fukuoka, che sapeva quanto gli acquirenti anziani fossero frustrati e imbarazzati dalla fretta della fila. Sapeva anche che non potevano farne a meno, così ha proposto una soluzione su misura per loro: una cassa in cui gli acquirenti potessero contare i soldi in pace, imbustare la spesa al proprio ritmo e persino chiacchierare con la cassiera, se lo desideravano.Alla cassa extra-lenta non c’è pressione.

Gli acquirenti possono trascorrere anche 20 minuti alla cassa, contando gli spiccioli in tutta tranquillità, scambiando i prodotti che non vogliono più o chiedendo informazioni su promozioni, opzioni di pagamento o altro. Il cassiere non mette mai fretta ai clienti, ma sorride loro e si intrattiene in una conversazione amichevole. La cassa speciale ha avuto un impatto notevole sui profitti del supermercato. Alcuni clienti fanno la spesa qui regolarmente perché non sono più costretti a vivere l’ansia di dover essere veloci per non bloccare la fila, e le vendite sono aumentate di circa il 10%. Non è chiaro se l’azienda abbia intenzione di implementare la cassa extra-lenta in altri locali, ma le reazioni online suggeriscono che c’è sicuramente una richiesta in tal senso.