Il suocero tuttofare

“Mio genero mi ha fatto un prestito. Da allora sono diventato il suo tuttofare o meglio il suo schiavo. Ho un genero molto generoso. Ha un ottimo lavoro e non manca occasione che mi ha prestato dei soldi. Non ho ancora potuto ridarglieli e da quel momento ho cercato di fare quello che potevo perché mi sento in debito. Ma piano piano in questi mesi e chiedi oggi e chiedi domani e sono diventato un tuttofare. Lui mi comanda e io eseguo. E non posso più dirgli no perché lui mi minaccia di togliermi i soldi che mi da e che mi permettono di andare avanti nella situazione in cui sono.
Per tante cose gli dico grazie. Per la sua vicinanza e per il fatto che con i suoi soldi non ci fa mancare niente a noi e a mia figlia che veramente tratta come una principessa e la esaudisce in tutto quello che vuole. Questo mi rende molto felice e per me è ancora più difficile dirgli no perché non voglio causare problemi tra lui e mia figlia. Intanto però io mi sento che non ho più una vita e che sono bloccato tra l’ incudine e il martello.”

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Il nostro fan condivide una difficile situazione familiare che lo vede coinvolto in un rapporto di dipendenza con il genero, che gli ha prestato dei soldi. Da quel momento, il fan racconta di sentirsi come il “tuttofare” del genero, o meglio, il suo “schiavo”. Nonostante il genero sia descritto come una persona generosa, con un buon lavoro e che non esita a supportare la famiglia finanziariamente, il prestito di denaro ha gradualmente trasformato il fan in una figura costantemente a disposizione.

Il fan spiega che non ha ancora avuto modo di restituire i soldi ricevuti, e questo lo fa sentire in debito. Con il passare del tempo, la situazione è diventata insostenibile: ogni giorno riceve nuove richieste, fino al punto in cui non riesce più a dire di no, poiché il genero lo minaccia di sospendere il supporto finanziario. Questo denaro, essenziale per il fan e la sua famiglia, è ciò che lo tiene a galla nella sua attuale condizione economica.

Nonostante ciò, il fan riconosce anche gli aspetti positivi del rapporto: è grato al genero per la vicinanza e per il fatto che grazie al suo sostegno economico la famiglia, e in particolare sua figlia, non mancano di nulla. Il genero tratta la figlia come una “principessa”, esaudendo ogni suo desiderio, e questo rende il fan felice. Tuttavia, questa felicità si scontra con la frustrazione personale di non avere più una vita propria, bloccato in una situazione in cui non riesce a trovare una via d’uscita.

Il fan si sente schiacciato tra l’incudine e il martello: da un lato non vuole creare conflitti tra il genero e sua figlia, dall’altro si sente privato della sua libertà e autonomia. Il suo dilemma si aggrava con il tempo, e la difficoltà di ripagare il debito si riflette nella sua crescente sensazione di essere intrappolato in una relazione di dipendenza e sudditanza.

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