Harvard, uno studio durato 75 anni scopre il segreto della felicità

Lo studio che ha scoperto il segreto della felicità

 

Incredibile ma vero, uno studio scientifico condotto da un team di ricerca dell’Università di Harvard potrebbe aver scoperto il segreto della felicità dopo ben 75 anni. Lo studio ha avuto inizio nel 1938, quando sono stati presi in esame 724 partecipanti diversi per estrazione sociale ed economica.

Nel corso degli anni, gli scienziati hanno raccolto numerose informazioni relative allo stato di salute e alla qualità della vita del campione, sottoponendo le persone a dei sondaggi volti a valutare il loro stato emotivo ogni 2 anni. Inoltre, le domande sono state estese anche ai familiari dei partecipanti allo studio. Così, è emerso che il segreto della felicità è essenzialmente legato a due fattori. Il primo aspetto riguarda le relazioni interpersonali. Infatti, come ha spiegato Robert Waldinger, tra gli autori della ricerca: “La connessione personale crea stimoli mentali ed emotivi e queste cose stimolano automaticamente l’umore“.

I due consigli per essere più felici

Il primo accorgimento per una vita serena e gioiosa, quindi, è circondarsi di persone positive, che tengono a noi. Condizioni di isolamento e solitudine, così come i rapporti tossici, invece, sono molto pericolose non solo per il nostro umore, ma anche per il nostro equilibrio mentale ed emotivo. Per questo, gli scienziati consigliano di tagliare i ponti con chi ci fa soffrire e arricchire la nostra vita sociale.

Il secondo e ultimo fattore da cui dipende la felicità riguarda la leggerezza con cui prendiamo le cose della vita: affrontare ciò che ci succede senza fissazioni ed elucubrazioni mentali è il miglior modo per vivere con serenità. Secondo gli autori dello studio, infatti, le persone anziane tendono ad essere più felici perché sono consapevoli della fugacità dell’esistenza.

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Come spiegato dal dottor Waldinger, gli anziani “tendono a rendersi conto che la vita è breve e sono propense a prestare maggiore attenzione a ciò che nel loro presente sa renderle felici“. Insomma, se la felicità è un viaggio, durante il tragitto dovremmo circondarci di affetti e ricordarci di porre quello che ci succede nella giusta prospettiva, senza dare eccessiva importanza a ciò che non merita la nostra preziosa attenzione.

 

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