La terribile storia del primo condannato sulla sedia elettrica

Sedia elettrica: uno strumento di morte risalente alla fine dell’Ottocento

 

Sapete a quando risale l’invenzione della sedia elettrica? Questo strumento di morte, utilizzato per giustiziare i condannati, è stato realizzato negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento. Prima di allora, infatti, i criminali venivano uccisi per impiccagione. Questo metodo, tuttavia, cominciò ad essere considerato barbaro dall’opinione pubblica, poiché spesso i condannati a morte, anziché perire sul colpo, penzolavano agonizzanti per numerosi minuti prima che cessasse la propria sofferenza.

Così, nel 1986 il neoeletto governatore dello stato di New York, David Hill, incaricò l’avvocato Elbridge Gerry di creare una commissione in grado di mettere a punto un’alternativa meno cruenta: la sedia elettrica. A contribuire in maniera determinante alla realizzazione di questo nuovo strumento di esecuzione furono l’intuizione e gli studi del dentista Alfred Southwick, che dopo aver analizzato gli effetti della corrente elettrica sui cani, comprendendo che causava la morte immediata per arresto cardiaco, suggerì che tale modalità potesse essere sfruttata per la creazione di un nuovo apparecchio letale.

Il supplizio interminabile del primo condannato a morte sulla sedia elettrica

Il primo condannato a essere giustiziato sulla sedia elettrica fu William Kemmler, un venditore ambulante violento e alcolizzato che nel marzo del 1989 uccise la moglie Tillie Ziegler. L’esecuzione si svolse la mattina del 6 agosto 1890. Una volta che il boia azionò il dispositivo, una scossa di corrente alternata da 1000 volt si abbatté su William per 17 secondi.

Quando il medico legale si avvicinò per constatare il decesso del condannato, però, scoprì che l’uomo aveva solo perso conoscenza. Allora, gli venne inflitta una seconda scossa, aumentando la potenza a 2000 volt. A quel punto, i vasi sanguigni di William iniziarono a scoppiare, la pelle a ustionarsi e l’intero corpo cominciò a rilasciare un tremendo odore di bruciato.

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Secondo i presenti, servirono tra i 2 e i 4 minuti perché il condannato morisse tra atroci sofferenze. Lo spettacolo fu decisamente macabro e impressionante, tanto che il vice coroner di New York, presente sul posto, all’uscita dalla prigione dichiarò “Preferirei vedere dieci impiccagioni piuttosto che un’esecuzione come questa“.

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