Quella volta in cui Stephen Hawking finse la sua dipartita durante un’intervista

Hawking si è preso beffe della BBC

 

Nel 2004, il corrispondente scientifico della BBC Pallab Ghosh andò a intervistare Stephen Hawking nel suo ufficio di Cambridge. Lo stimato fisico lo mise subito a suo agio. Tuttavia, la calma non durò a lungo: un cameraman commise un errore che Hawking sfruttò brillantemente, facendo credere alla povera troupe di averlo accidentalmente ucciso. Ghosh ha ricordato: “Ho provato un misto di soggezione ed eccitazione mentre aspettavo l’uomo che per anni era stato il mio idolo. Quando è entrato nella stanza mi ha sorriso, mettendomi subito a mio agio”.

Tuttavia qualcosa poi è andato storto: “L’operatore che era con me voleva fare una regolazione dell’illuminazione all’ultimo minuto e così ha chiesto al personale del Prof. Hawking se poteva staccare una delle spine dell’ufficio in modo da poter usare la presa per la sua attrezzatura. Senza attendere una risposta, ha staccato la spina e la stanza si è riempita di una sirena assordante. Il Prof. Hawking si è accasciato in avanti e ho temuto che il mio collega avesse inavvertitamente staccato una parte essenziale dell’apparecchiatura di supporto alla vita. Fortunatamente si trattava dell’allarme del gruppo di continuità del computer del suo ufficio e lui si è accasciato in avanti divertito dalla nostra incompetenza”.

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La lunga malattia di Hawking

Hawking era nato l’8 gennaio 1942 a Oxford, primogenito di quattro figli, ed è diventato uno dei cosmologi più acclamati al mondo. A vent’anni gli è stata diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), una rara forma di malattia del motoneurone, cosa che lo ha portato a usare una sedia a rotelle e dipendeva da un sistema vocale computerizzato per comunicare. Con Roger Penrose, ha dimostrato che la Teoria della Relatività Generale di Einstein implica che lo spazio e il tempo abbiano un inizio nel Big Bang e una fine nei buchi neri. Scoprì anche che i buchi neri non dovevano essere completamente neri, ma emettere radiazioni che alla fine evaporavano e scomparivano.

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