Avete qualcosa da nascondere? Attenzione a chi avete vicino, dato che una nuova ricerca ha rivelato che più di quattro persone su cinque ammettono di aver curiosato nei dispositivi digitali altrui! Chiaramente si è più propensi a curiosare il proprio partner o il proprio ex. Secondo un sondaggio condotto su un campione di oltre 1.000 persone, commissionato da Secure Data Recovery Services, coloro i quali ficcano il naso in giro potrebbero avere un motivo per essere sempre così sospettosi. Infatti, uno scioccante 53% ha dichiarato di aver trovato qualcosa di incriminante o preoccupante frugando nel dispositivo di qualcun altro. La cosa più comune che si trova, chiaramente, è la prova che il proprio partner tradisce o flirta con altre persone.
Il 70% ha fatto sapere di aver scoperto prove di flirt digitali o di tradimenti di persona dopo aver frugato nel dispositivo di qualcuno. Quasi nove ficcanaso su 10 (87%) vanno direttamente ai messaggi, alle e-mail o ai messaggi diretti dei social media del loro obiettivo. Quasi la metà (44%) controlla le foto di una persona e il 38% legge la cronologia del browser. Tra gli altri obiettivi prediletti vi sono i figli (9%), gli amici (8%), i genitori (7%), i fratelli (7%) e i colleghi di lavoro (3%). È interessante notare che più di uno su tre non si pente di aver spiato un’altra persona.
Anche se l’82% ammette di aver curiosato nel dispositivo di un’altra persona, la maggior parte sembra essere una spia digitale esperta. L’81%, infatti, è certo di non essere mai stato scoperto mentre curiosava nel dispositivo di qualcuno. Le donne sono più propense a dichiarare di spiare (88%) rispetto agli uomini (77%). Inoltre è meno probabile che le donne si pentano di aver curiosato. Solo un intervistato su 10 ha sostenuto di non aver mai guardato nel dispositivo di qualcun altro.
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Per tutti gli altri, uno su quattro ha affermato di trovare “qualcosa di significativo la maggior parte o tutte le volte” che va a curiosare. Tuttavia, tre su 10 potrebbero avere una mente sospettosa, dal momento che non trovano “mai” nulla di incriminante quando ficcano il naso. Non sorprende che i millennial (85%), cresciuti durante l’avvento della tecnologia, siano più propensi a curiosare rispetto alla generazione Z (77%). Tuttavia, sono i baby boomer ad avere meno probabilità di rimpiangere la decisione di ficcare il naso nel dispositivo di qualcuno.
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