Stanchezza anomala

“Sono davvero triste di dover esordire qui, su questa pagina che di solito mi fa sorridere, con una storia del genere. Vi spiego: ho 22 anni e siccome non trovo lavoro neanche se dovessi essere io a pagare per averne uno, ho deciso di tentare il test di ingresso di scienze della formazione. Test passato con successo, ma ci sono le tasse da pagare, i libri e finché non trovo almeno qualcosa per arrotondare devo chiedere aiuto ai miei. Mio padre mi ha prestato i soldi per l’università più che volentieri (al momento vivo ospite da un’amica che voleva una coinquilina, appena potrò contribuirò con spese e tutto) comunque essendo ancora a carico suo nell’ISEE figuro con lui e le tasse sono maggiori che se fossi io da sola come nucleo familiare. Mia sorella e mio fratello sono più grandi di me di 15 anni, non hanno studiato e sono andati subito a lavorare. Non hanno preso bene questa cosa che mio padre si è offerto, con entusiasmo, di finanziarmi l’università e le spese iniziali per vivere da sola. Quindi abbiamo deciso che avrei ricambiato andando da lui per le pulizie circa tre volte a settimana, più da mia sorella al bisogno. Io giuro che sono contenta, non ho paura di lavorare (ho anche pulito cessi quando si è presentata “l’occasione”), però in questo periodo non mi sento in forma. Quindi ho fatto gli esami del sangue e ho detto l’esito a mia sorella…
Non so come comportarmi con mia sorella che adesso è offesa con me.”

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Una nostra fan esprime il suo dispiacere per dover condividere una storia che normalmente non si aspetterebbe di raccontare su una pagina che di solito la fa sorridere. Ha 22 anni e, non riuscendo a trovare lavoro, ha deciso di tentare il test di ingresso a Scienze della Formazione, superandolo con successo. Tuttavia, le spese universitarie, tra tasse e libri, rappresentano un ostacolo significativo, e finché non troverà un impiego per coprire almeno una parte delle spese, è costretta a chiedere aiuto ai suoi genitori.

Il padre si è offerto volentieri di prestarle i soldi necessari per l’università. Attualmente, la fan vive ospite da un’amica che cercava una coinquilina e ha promesso di contribuire alle spese non appena possibile. Tuttavia, essendo ancora fiscalmente a carico del padre, nell’ISEE figura come parte del suo nucleo familiare, il che comporta tasse universitarie più elevate rispetto a quelle che avrebbe se fosse considerata da sola.

Questa situazione ha generato malcontento tra i fratelli maggiori, che hanno circa 15 anni in più di lei. Entrambi hanno scelto di lavorare subito dopo la scuola, senza proseguire gli studi, e non hanno accolto bene il fatto che il padre si sia offerto di finanziare l’università della sorella minore e le sue prime spese per vivere da sola. Per risolvere la questione e ricambiare l’aiuto ricevuto, è stato deciso che la fan avrebbe aiutato con le pulizie a casa del padre tre volte a settimana e, se necessario, anche a casa della sorella.

La nostra fan sottolinea di essere contenta di poter dare una mano e non teme il lavoro, avendo già svolto anche lavori umili in passato. Tuttavia, ultimamente non si sente in forma e, dopo aver fatto degli esami del sangue, ha comunicato i risultati a sua sorella. Ora si trova in difficoltà, perché la sorella si è offesa e non sa come gestire la situazione.

La nostra fan condivide questo momento di incertezza, cercando consigli su come affrontare il rapporto con la sorella, soprattutto in un periodo in cui si sente già sotto pressione e in difficoltà per la sua situazione personale ed economica.

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