Il terrificante e famigerato squalo Megalodonte, che significa grande dente, potrebbe essere tornato nelle acque profonde. Non ci sarebbe nulla di strano fin qui, se non fosse per la “dotazione” dello squalo stesso. Non stiamo parlando del dente sopra citato, ma del suo leggendario membro che sarebbe enorme, con una lunghezza di ben 6 metri. A ritenere che possa essere riapparso è un subacqueo di nome Jalil Najafov che ha dichiarato di aver individuato il segno di un morso su un altro squalo che potrebbe corrispondere a quello della leggendaria bestia. Il sub ha notato i danni sulla creatura durante un’immersione e ha fotografato alcuni incredibili segni di morsi che potrebbero essere stati lasciati dal Megalodonte.
Fino a quel momento si credeva che il Megalodonte fosse estinto 3.6 milioni di anni fa, ma le immagini di questi enormi segni di morsi sul povero squalo malcapitato sembrano dirci il contrario. La specie di squalo Megalodonte poteva crescere fino a quattro volte le dimensioni di uno squalo bianco medio e, come detto, si faceva notare per questa sua particolare dote. Il formidabile membro, infatti, sarebbe in confronto enormemente più grande rispetto a qualsiasi altro. Pensate che il “record” per uno squalo bianco è di “appena” un metro e mezzo.
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Le dimensioni erano tuttavia proporzionate a quelle del corpo. Gli studiosi di squali ritengono infatti che il Megalodonte medio potesse raggiungere i 18 metri di grandezza e pesare più di 50 tonnellate. L’eventuale ritorno di questi terrificanti squali sarebbe anche un bel problema per gli altri pesci, dato le ricerche indicano che risiedevano nelle acque profonde dell’oceano, predando balene, squali e foche. Inoltre si stima che queste bestie temibili potessero consumare fino a una tonnellata di cibo al giorno.
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