Gli specchi posti uno di fronte all’altro possono creare riflessi infiniti?

La superficie dello specchio determina la qualità della riflessione dell’immagine

 

Due o più specchi messi di fronte creano sempre un affascinante effetto di riflessi multipli, tanto da sembrare che la nostra immagine si ripeta all’infinito. Ma è davvero così? In realtà il riflesso che vediamo ripetersi innumerevoli volte sugli specchi è destinato a diventare sempre più debole fino a scomparire.

L’assorbimento della luce

Gli specchi comuni sono costituiti da un pezzo di vetro rivestito da sottili strati di argento e alluminio che assorbono una piccola quantità di luce ad ogni riflessione. «Se avessimo uno specchio perfetto, i riflessi sarebbero infiniti», ha spiegato a Live Science Rajesh Menon, professore di ingegneria elettrica all’Università dello Utah. Lo specchio perfetto è quello che riflette il 100% della luce senza assorbirla nella sua superficie. «Negli specchi comuni invece dopo molte riflessioni la luce viene completamente assorbita e quindi il processo si interrompe».

Lo specchio riflette circa 90-98% della luce e ne assorbe il resto. In un gioco di specchi messi di fronte, l’assorbimento della luce riflessa va sempre ad aumentare e le immagini risultano sempre più deboli fino a scomparire del tutto. Per questo motivo quando si osserva la propria immagine tra due specchi, si nota che in profondità il riflesso diventa sempre più scuro.

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Con specchi di qualità, che riflettono una minima parte della luce, si potrebbero creare migliaia o decine di migliaia di riflessi, ma con gli specchi comuni il numero è notevolmente inferiore.

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