Una sorpresa a lavoro

“Sapeste: sono arrabbiatissima!! Non avete idea di cosa mi sia successo questa mattina!! Allora dovete sapere che io lavoro in un negozio di.. vabbè stiamo sul vago.. diciamo che lavoro in un negozio del mio paese da circa due anni, da quando mi sono diplomata. Devo dire che mi sono sempre trovata bene lì: certo spesso lo stipendio arrivava in ritardo, ma alla fine arrivava sempre. Inoltre io con il titolare mi trovavo bene: mi sono sempre impegnata nel mio lavoro e lui lo aveva riconosciuto dandomi fiducia. Ad esempio gestivo da sola la cassa e gli ordini, stavo spesso da sola in negozio e mi occupavo io dei fornitori. Quindi si: certo c’erano cose che avrebbero dovuto andare diversamente – ad esempio il mio titolare avrebbe dovuto gestire i conti con meno, diciamo, fantasia – ma nell’insieme non mi posso lamentare. Negli ultimi tempi però mi ero resa conto che qualcosa era cambiato: il titolare lasciava accumulare le bollette, nicchiava per pagare i fornitori e si impegnava sempre meno nel lavoro.. e poi siamo arrivati a oggi e ho capito finalmente tutto quando arrivata a lavoro ho avuto un’amara sorpresa…”

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La nostra fan ha voluto raccontare con rabbia e delusione un episodio che l’ha colpita profondamente, e che rappresenta una delle paure più grandi per chi lavora con impegno e dedizione in una piccola realtà. Da due anni impiegata in un negozio del suo paese, ha sempre svolto il proprio ruolo con serietà, assumendosi responsabilità anche importanti come la gestione della cassa, degli ordini e dei rapporti con i fornitori.

Nonostante qualche intoppo, come lo stipendio spesso in ritardo e una gestione economica un po’ “creativa” da parte del titolare, si era sempre sentita apprezzata. Il rapporto con il suo datore di lavoro sembrava basato sulla fiducia e sull’equilibrio: lui le affidava molto, lei ricambiava con impegno e disponibilità.

Negli ultimi tempi, però, qualcosa ha cominciato a scricchiolare. Il titolare appariva sempre più disinteressato, trascurava i pagamenti, lasciava accumulare bollette e non si impegnava più come prima. Lei, intuendo che c’era qualcosa che non andava, ha comunque continuato a fare il proprio dovere, aggrappandosi alla speranza che tutto si potesse risolvere.

E invece, proprio questa mattina, ha ricevuto quello che definisce una “amara sorpresa”: una situazione inaspettata, tanto più amara perché arrivata senza alcun preavviso. Non entra nel dettaglio, ma dal tono del racconto si percepisce chiaramente che qualcosa di grave è successo sul posto di lavoro. Una scoperta che ha messo fine alle sue certezze e al legame costruito in due anni di presenza costante.

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