Il test casalingo può fornire indicazioni sul livello di privazione del sonno
- Un metodo per capire se il nostro sonno è soddisfacente o scarso per l’organismo possiamo effettuare il test del cucchiaio
- La prova consiste nel tenere un cucchiaio sopra un vassoio metallico mentre ci si addormenta, in modo che il rumore svegli la persona quando la mano si rilassa
- Se il cucchiaio cade in meno di 5 minuti, significa che si è molto privati del sonno, mentre oltre i 15 minuti si è ben riposati
- Il test è utile ma ha dei limiti, poiché fattori come stress e dieta possono influenzare i risultati
- Non è un metodo clinico ufficiale, ma può aiutare a capire se si soffre di una qualche forma di privazione del sonno
I frenetici ritmi della vita quotidiana si ripercuotono sulla qualità del sonno che spesso può risultare poco soddisfacente. L’American Academy of Sleep Medicine ha dichiarato che esistono più di 50 tipi di disturbi del sonno, tra cui l’insonnia e l’alterazione del ciclo circadiano sonno-veglia.
Le ore di sonno necessarie per riposare bene
Una qualità e quantità del sonno inadeguata può portare, a lungo termine, ad una privazione cronica del sonno. La quantità di sonno di cui gli esseri umani hanno bisogno cambia durante le diverse fasi della vita. In media, un adulto ha bisogno di 7-9 ore di sonno continuo, mentre un bambino ne ha bisogno molto di più e le persone anziane spesso ne hanno bisogno leggermente di meno.
Alcuni primi segnali di privazione del sonno: addormentarsi molto rapidamente, fare frequenti riposini, appisolarsi senza volerlo o dormire per molte ore durante il weekend. Per valutare se il nostro sonno è soddisfacente o scarso per l’organismo è possibile effettuare un semplice test casalingo.
Il test del cucchiaio
Noto anche come Sleep Onset Latency Test, il test del cucchiaio è un metodo sviluppato dal medico Nathaniel Kleitman, considerato uno dei pionieri della ricerca sul sonno. Questo test permette di valutare il livello di privazione del sonno e la sonnolenza diurna.
Il test consiste nell’andare a dormire tenendo un cucchiaio di metallo in mano, ponendo il braccio sospeso sopra un vassoio metallico poggiato sul pavimento, vicino al letto. Si prende nota dell’orario esatto in cui si chiudono gli occhi per dormire. Quando la persona si addormenta, la mano si rilassa e lascia cadere il cucchiaio sul vassoio che produrrà un rumore sufficiente per svegliarsi. Dopo il risveglio, si verifica il tempo trascorso dal momento in cui si sono chiusi gli occhi alla caduta del cucchiaio. Secondo Kleitman, il tempo impiegato per addormentarsi indica il livello di privazione del sonno.
Se ci si addormenta in meno di 5 minuti, significa che si è affetti da una significativa privazione del sonno. Se ci vogliono tra i 10 e i 15 minuti, si ha un livello di stanchezza moderato. Oltre i 15 minuti, significa che si ha una buona quantità di riposo e non si soffre di una grave privazione del sonno.
Leggi anche Hai la “sindrome del sonno corto”? Cosa nascondono le famose “4 ore a notte” di riposo
Anche se il test del cucchiaio è un metodo semplice ed efficace per valutare la qualità del sonno, presenta alcune limitazioni. Innanzitutto non fornisce una diagnosi clinica precisa sui disturbi del sonno. Inoltre, fattori come stress, dieta e condizioni mediche possono influenzare i risultati. Non è, infine, un metodo scientificamente standardizzato come gli esami condotti nei laboratori del sonno.
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
- https://www.thefactsite.com/differences-between-forests-woods-jungles/
- https://www.sciencing.com/differences-woods-forests-jungles-8377449/
- https://twistedsifter.com/2025/03/the-difference-between-a-jungle-a-forest-and-the-woods/
developed by Digitrend