Vi è mai capitato di non riuscire a definire bene il tipo di frequentazione con una persona che vi piace e che state conoscendo, ma con cui non avete ancora ufficialmente intrapreso una classica relazione? Se l’interesse c’è, ma avete ancora bisogno di tempo, siete in una situationship. Questa espressione inglese fa riferimento proprio alla zona grigia collocata a metà tra le classiche relazioni di coppia e quelle in cui ci si incontra senza impegno per dare sfogo ai piaceri della carne.
Insomma, si tratta di una frequentazione che non può ancora definirsi un rapporto amoroso, ma non è neppure esclusivamente basata sull’attrazione fisica. Il ricorso a questa nuova parola, dunque, si inserisce nel contesto delle relazioni divenuto ormai caleidoscopito e complesso. A dire il vero, però, questo genere di rapporto esisteva già, in qualità di fase transitoria tra una storia poco impegnata a una decisamente più stabile.
Avete anche voi una situationship? Questo genere di legame rappresenta uno step fisiologico nell’eventuale avvio di una storia duratura. Infatti, permette di godersi attimi di condivisione, spensieratezza e gioia, impegnandosi nel presente ma senza fare programmi per il futuro. A volte, però, questo tipo di rapporto può trasformarsi in una vera e propria trappola.
Può capitare, infatti, che le intenzioni di leggerezza non siano chiare e manifeste. Nella coppia, dunque, potrebbe esserci un membro che si aspetta qualcosa di più dalla frequentazione e finisce per rimanervi incastrato nell’attesa illusoria che l’altro possa ricambiare i suoi sentimenti.
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Il requisito fondamentale della situationship, così come di qualsiasi tipo di relazione, è la trasparenza. Non c’è nulla di male nel cercare rapporti esclusivamente finalizzati al piacere fisico o allo svago. L’importante, però, è che entrambe le persone siano consce e concordi riguardo le aspettative e finalità del loro legame, sapendo accettare bisogni e desideri propri e altrui senza aspettarsi di plasmare o controllare l’altro.
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