Soffri anche tu della “sindrome della sorella maggiore”?

Come riconoscerla e come comportarsi

 

La cosiddetta “sindrome della sorella maggiore” è un fenomeno psicologico che ha attirato l’attenzione negli ultimi anni, suscitando discussioni sui social media e tra gli esperti di comportamento. Questo termine descrive un insieme di tratti e comportamenti che emergono nei figli maggiori, in particolare nelle femmine, che assumono un ruolo di responsabilità e cura verso i fratelli più giovani. Se vi riconoscete in questa descrizione, potrebbe essere utile esplorare questo concetto e comprendere come influisce sulla vostra vita adulta.

Secondo Inma Brea, esperta di comportamento umano e coaching, la sindrome della sorella maggiore nasce da una precoce assunzione di responsabilità e da aspettative familiari che spesso superano le capacità e l’età dei figli. Questi individui si trovano a gestire compiti e ruoli che non dovrebbero spettare loro, influenzando profondamente il loro sviluppo e il loro comportamento futuro. Un fattore chiave nella genesi di questa sindrome è l’immaturità dei genitori, che possono delegare ai figli maggiori compiti e responsabilità, creando una dinamica di eccessiva dipendenza. Inoltre le aspettative culturali e sociali contribuiscono a questa situazione, con le donne spesso sottoposte a pressioni più forti riguardo alla cura della famiglia e alla gestione delle responsabilità domestiche.

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Si è troppo responsabili, perfezionisti e autocritici

Le persone che soffrono della sindrome della sorella maggiore tendono a essere eccessivamente responsabili, perfezioniste e autocritiche. Spesso sacrificano i propri bisogni e hanno difficoltà a stabilire dei limiti, mettendo il benessere degli altri prima del proprio. Se vi sentite frequentemente esausti e sopraffatti, potrebbe essere un segnale che state vivendo questa condizione. Per affrontare e superare questa sindrome, è essenziale imparare a stabilire confini chiari e a dire di no quando necessario. Questo implica anche lavorare sulla propria autostima e sulla gestione dello stress. Rivolgersi a un terapeuta può essere particolarmente utile per esplorare e modificare le dinamiche profonde che contribuiscono a questa sindrome. Analizzare il proprio comportamento e ripercorrere la propria storia con uno sguardo distaccato può aiutare a ottenere una comprensione più chiara e a promuovere un cambiamento positivo.

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