Sindrome del personaggio principale: cos’è e come riconoscerla

Vivere indossando una maschera: perché fingiamo di essere chi non siamo

 

Avete mai sentito parlare della sindrome del personaggio principale? Questa espressione indica una tendenza piuttosto diffusa: l’abitudine di indossare una maschera, fingendo di essere diversi da chi siamo veramente. Il desiderio di interpretare un ruolo, impersonando qualcun altro, è frutto della paura di essere giudicati: il timore di non risultare all’altezza delle aspettative altrui, così come di essere derisi o allontanati da chi ci circonda, ci spinge a proteggerci nascondendo il nostro vero io.

Se, sulle prime, fingere di essere un’altra persona può risultare rassicurante, a lungo andare gli effetti di questo fenomeno possono rivelarsi catastrofici. Chi sperimenta la sindrome del personaggio principale, infatti, si allontana completamente da se stesso, finendo per sentirsi come il protagonista di un film o di una serie tv. Ogni interazione con gli altri sarà basata su una recita e finalizzato a mostrare loro ciò che si aspettano da noi. Questo non farà altro che intrappolarci in una farsa, fino al punto di rischiare di perdere la nostra autenticità.

Sindrome del personaggio principale: ecco come superarla

Come superare la sindrome del personaggio principale? In primo luogo, è indispensabile riconoscere il problema e indagare le cause che ci spingono a fingere di essere ciò che non siamo. Spesso, i motivi alla base di questo atteggiamento sono insicurezza, scarsa autostima e mancanza di fiducia nel prossimo.

Intraprendere un percorso di scoperta di sé e di validazione della propria storia e delle proprie emozioni è fortemente raccomandabile. In questo modo, impareremo a riconoscere e apprezzare davvero il nostro sé più antentico, dando valore a ogni aspetto della nostra vita che ha contribuito a renderci la persona unica e irripetibile che siamo oggi.

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Per farlo, sarà necessario stabilire dei limiti rispetto a ciò che gli altri si aspettano da noi, dando priorità ai nostri bisogni e desideri. È indispensabile, quindi, accettare che il solo modo per piacere a tutti è soddisfare le loro richieste sacrificando il nostro benessere. Per questo, dovremmo avere il coraggio di scegliere la nostra felicità e di metterci al primo posto.

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