Nel mondo esistono migliaia di fobie, da quella dell’ago alla paura di volare, del buio, degli spazi chiusi, per arrivare alle più “strane” e particolari come la sindrome di Capgras. Chi ne soffre, si convince che i propri amici e familiari, siano in realtà dei sosia. Si iniziano a notare tutta una serie di “comportamenti sospetti”, che a loro parere differiscono da quelli adottati solitamente dalle stesse persone. Quindi pur riconoscendo a livello visivo i propri cari, si inizia a pensare che siano degli impostori.
Venne individuata per la prima volta dal medico francese Joseph Capgras, il quale si trovò difronte al caso di una paziente convinta che il marito e i familiari fossero stati sostituiti da veri e propri sosia. Inizialmente l’esperto la definì “Illusion des sosies”, ma in un secondo tempo venne chiamata come la conosciamo oggi. Si tratta di una sindrome delirante da errata identificazione e tende a persistere nel tempo. Secondo le ricerche effettuate, compare in casi psichiatrici e non, ed anche in pazienti con danni cerebrali.
“Chi soffre di questa patologia neurologica sa infatti riconoscere perfettamente le fattezze e il volto dei propri cari ma, nonostante la familiarità, viene a mancare completamente l’aspetto dell’attivazione affettiva ed emotiva nei loro confronti”, ha spiegato un’esperta in un post su Instagram. “Per esempio un uomo può continuare a riconoscere correttamente la propria moglie, ma allo stesso tempo non provare più alcun sentimento per lei“, ha aggiunto.
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Una simile dissonanza cognitiva viene “risolta” dal paziente con un delirio, ossia con la ferma convinzione che al posto del proprio caro ci sia un impostore, un robot o un alieno che si limita ad assomigliare in tutto e per tutto alla persona amata. A parte l’errata identificazione, che è il sintomo principale della sindrome di Capgras, ne possono comparire altri tra cui agitazione e aggressività nei confronti dei presunti sosia.
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