Sembra una storia inventata, ma stiamo parlando di un fatto realmente accaduto che ha avuto luogo in Cina qualche anno fa: protagonisti della vicenda ben cinque sicari. La versione breve della storia è quella di un singolo sicario che cercò di subappaltare il lavoro a qualcun altro, innescando una reazione a catena di killer riluttanti. Un totale di cinque sicari per un singolo omicidio.
La versione meno sintetica della storia è che un uomo d’affari cinese di nome Tan Youhui era alla ricerca di un killer per uccidere un concorrente, Wei Mou. Era disposto a pagare 2 milioni di yuan (l’equivalente di circa 252.000 euro) al sicario che avrebbe portato a termine il “lavoro”.
Il sicario che il signor Youhui assunse, di nome Xi Guangan, decise di offrire il lavoro ad un altro sicario a metà del prezzo originale, in modo da poter chiedere al cliente principale più soldi. Anche il secondo killer, Mo Tianxiang, decise di subappaltare il lavoro ad un altro killer, Yang Kangsheng, che a sua volta lo subappaltò ad un quarto, Yang Guangsheng, che assegnò il lavoro ad un quinto, Ling Xiansi.
Xiansi era talmente indignato per il valore del contratto, che decise di informare il bersaglio per convincerlo a fingere la propria morte. Ling voleva far posare Wei per una foto, dove doveva mostrarsi imbavagliato e legato. Come facilmente intuibile, subito dopo quella bizzarra chiacchierata, il signor Wei pensò di andare alla Polizia e denunciare il tutto.
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Da lì, l’effetto domino: Ling venne arrestato assieme a tutti gli altri sicari a contratto, fino all’uomo che aveva ideato il piano, Tan Youhui. Alla fine, dopo un processo durato ben tre anni, Tan e tutti e cinque i sicari sono stati condannati per tentato omicidio dal tribunale di Nanning, nel Guangxi.
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