“Mi chiamo Eugenio e ho una ditta di sgombero appartamenti, cantine ecc. A parte questo vivo con Marzia, i nostri 2 figli, il nostro cane e i nostri 3 gatti.. o meglio 4! (..ma su questo torneremo..). Amo il mio lavoro: fare sgomberi è un lavoro faticoso e impegnativo ma da anche soddisfazione.. alla fine spesso si aiuta la gente a fare ordine con il passato e andare avanti. Mi spiego. Di solito io e il mio gruppo veniamo chiamati quando una persona, normalmente anziana, muore e i suoi parenti devono svuotare l’appartamento per vederlo o comunque risistemarlo per dei nuovi inquilini. Tutto questo non è una cosa semplice e indolore, per molte persone si tratta di un parte dell’elaborazione del lutto quindi, possiamo dire, che quando arriviamo noi compiono l’ultimo passo e lasciano andare i loro cari. Questo è quello che accade quasi sempre. Poi ci sono i casi particolari. Alcune persone infatti – per fortuna poche – non hanno il minimo interesse o pensiero per chi è morto e magari gli ha lasciato una bella casa in eredità: pensano solo ai soldi! Non me ne sono capitati molti nella mia carriera finora.. ma questo, alcuni giorni fa, è decisamente il peggiore.”
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Un nostro fan di nome Eugenio ha deciso di raccontare un episodio legato al suo lavoro e alla sua vita quotidiana. Eugenio gestisce una ditta di sgomberi di appartamenti, cantine e spazi vari, una professione che, nonostante sia faticosa, gli dà molte soddisfazioni. Vive con la sua compagna Marzia, i loro due figli, un cane e tre (o meglio, quattro!) gatti, su cui promette di tornare.
Eugenio ama il suo lavoro perché, oltre alla parte fisica e pratica, sente di contribuire a qualcosa di più profondo: aiutare le persone a fare ordine, sia negli spazi che nei ricordi. Spesso, infatti, il suo intervento è richiesto da famiglie che devono svuotare l’appartamento di una persona cara, solitamente anziana, dopo la sua scomparsa. Questo processo non è mai semplice per chi lo vive, e rappresenta spesso una parte importante dell’elaborazione del lutto, un passo verso il lasciar andare e andare avanti.
Tuttavia, non sempre il contesto è così rispettoso e carico di emozione. Eugenio racconta che, sebbene raramente, si trova a lavorare per persone che sembrano del tutto prive di considerazione per il defunto. In questi casi, l’interesse è rivolto unicamente all’aspetto economico dell’eredità, senza alcun pensiero per chi ha lasciato loro quella casa.
Proprio pochi giorni fa, Eugenio si è trovato ad affrontare quello che definisce il peggior caso mai capitato nella sua carriera. Una situazione che lo ha lasciato senza parole, sia per l’atteggiamento delle persone coinvolte sia per il significato più profondo che questa mancanza di rispetto rappresenta nel suo lavoro e nella sua esperienza personale.
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