Oltre al danno, la beffa di questa scusa ridicola

• Un turista di Bristol aveva sfregiato il Colosseo
• Aveva inciso il suo nome e quello della fidanzata su un muro dell’Anfiteatro Flavio
• Le indagini hanno portato alla sua identificazione
• Così per redimersi ha voluto scrivere una lettera
• Nella missiva ha sostenuto di non essere a conoscenza del fatto che fosse antico

Lo scorso 26 giugno ha fatto notizia l’ennesimo sfregio del nostro povero Colosseo da parte di un giovane. Il turista, piuttosto che ammirare le bellezze dell’Anfiteatro Flavio, ha preferito tirare fuori le chiavi ed incidere il suo nome e quello della fidanzata su un muro del Colosseo. Il ragazzo si trovava in vacanza nella Capitale durante un viaggio di tre settimane attraverso l’Europa e proprio non ha saputo resistere ad incidere il suo amore eterno per la ragazza, scrivendo una splendida dedica alla “Tre metri sopra il cielo”: “Ivan+Hayley 23”.

Ebbene, dopo alcuni giorni di indagini, i Carabinieri – visionando le immagini a circuito chiuso e i registri degli hotel – sono giunti alle loro identità. I due, individuati in Bulgaria, sono Ivan Dimitrov, 27 anni, e di Hayley Bracey, 33 anni, che vivono insieme a Bristol. Al ragazzo sono state comunicate le gravi conseguenze che avrebbe avuto il suo gesto assurdo. Con l’accusa di danneggiamento di beni culturali, rischia da 2 a 5 anni di carcere e una multa da 2.500 a 15.000 euro. A questo punto che fare? Messo alle strette, ha provato a fare come si faceva da piccoli: una bella letterina di scuse, indirizzata non alla maestra o alla mamma quanto alla Procura, al Sindaco e al Comune di Roma.

“Solo in seguito a quanto accaduto ho appreso dell’antichità del monumento”

E qui arriviamo al bello. Si inizia con alcune righe in cui Ivan sembra davvero pentito della sua azione. Il giovane scrive: “Consapevole della gravità del gesto commesso, desidero con queste righe rivolgere le mie più sentite e oneste scuse agli italiani e a tutto il mondo per il danno arrecato a un bene che, di fatto, è patrimonio dell’intera umanità”. A questo punto si arriva a quella che in gergo tecnico potremmo chiamare… evitiamo di dire come. Dimitrov infatti elogia tutti gli enti che “con dedizione, cura, sacrificio custodiscono l’inestimabile valore storico e artistico del Colosseo”.

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Ma il meglio deve ancora venire, perché il turista vuole giustificare quello che ha fatto. Peccato che la sua scusa sia a dir poco patetica: “Ammetto con profondissimo imbarazzo che solo in seguito a quanto incresciosamente accaduto ho appreso dell’antichità del monumento”. Insomma, vuole farci credere di non aver avuto idea prima di “cosa” fosse il Colosseo e di quanto fosse antico. A quanto pare nessuna insegnante della sua scuola ha passato mesi e mesi a parlare dell’antica Roma e quando è giunto nella Capitale. Non si è posto nemmeno il problema del fatto che il Colosseo sembrasse un pochino anzianotto, ma si sa che il vintage ora va di moda. E infine, forse l’orrore peggiore, caro Ivan, non hai mai sentito parlare di un certo film chiamato “Il Gladiatore”? Come direbbe il buon Totò: “Ma mi faccia il piacere!”.

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• https://www.open.online/2023/07/05/roma-colosseo-sfregio-scuse-turista/
• https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/colosseo-sfregiato-turista-chiede-scusa_66799772-202302k.shtml

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