I rettili utilizzano la lingua non per il gusto, ma come organo olfattivo per percepire gli odori dell’ambiente circostante
- Per secoli la lingua dei serpenti ha affascinato i naturalisti che avevano ipotizzato diverse teorie sulla conformazione a due punte
- Aristotele credeva che le lingue biforcute raddoppiassero il piacere del gusto nei serpenti, mentre nel XVII secolo si pensava che i rettili la usassero per togliere lo sporco dal naso, visto che strisciavano per terra. Altri ritenevano avesse la funzione di catturare le mosche, o che fosse un pungiglione velenoso. Niente di tutto questo
- La particolare conformazione della lingua dei serpenti è legata all’olfatto
- I rettili attraverso la lingua biforcuta catturano i feromoni e le molecole odorigene e le portano all’interno della bocca dove ci sono specifiche ghiandole che ne percepiscono l’odore
- Avere una lingua biforcuta permette di catturare più particelle odorigene, capire in quale direzione gli odori sono più intensi e rilevare eventuali scie di prede o di pericoli nell’ambiente
Perché i serpenti hanno la lingua biforcuta? Per secoli la lingua dei serpenti ha affascinato i naturalisti che avevano ipotizzato diverse teorie sulla conformazione a due punte.
Le teorie del passato
Aristotele credeva che le lingue biforcute raddoppiassero il piacere del gusto nei serpenti, mentre i naturalisti del XVII secolo pensavano che i rettili la usassero per togliere lo sporco dal naso, visto che strisciano per terra. Altri ritenevano avesse la funzione di catturare le mosche, o che fosse un pungiglione velenoso. Niente di tutto questo.
La particolare conformazione della lingua dei rettili non è legata come si potrebbe pensare al gusto, bensì all’olfatto. I serpenti infatti utilizzano questa piccola parte del corpo per annusare gli odori.
Nel palato del serpente sono presenti delle ghiandole chiamate “organo di Jacobson” o “organo vomeronasale”. Questo tipo di organo, che fa parte dell’apparato olfattivo, è caratteristico di numerose specie di animali.
Le due punte catturano più odori
Il serpente attraverso la lingua cattura i feromoni e le molecole odorigene e li porta all’interno della bocca, all’organo vomeronasale, per percepirne l’odore. Attraverso questo sistema riesce ad orientarsi nell’ambiente circostante. La lingua dei rettili ha due punte allo stesso modo in cui l’apparato uditivo comprende due orecchie. Avere una lingua biforcuta permette di catturare più particelle odorigene, capire in quale direzione gli odori sono più intensi e rilevare eventuali scie di prede o di pericoli nell’ambiente. Le punte sono sottili come capelli ma proprio in queste minuscole zone si raccoglie la maggior quantità di feromoni e di altre particelle olfattive.
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Il movimento vorticoso della lingua che spesso attribuisce al serpente un aspetto minaccioso, ha la funzione di smuovere velocemente l’aria creando dei vortici con cui catturare più facilmente gli odori circostanti. Le particelle odorigene dalla lingua vengono trasmesse alle ghiandole del palato, all’interno delle narici e all’apparato olfattivo del cervello. È proprio la forma della bocca a consentire al serpente di tenere le fauci chiuse e contemporaneamente far uscire ed entrare liberamente la lingua dal foro centrale. Nel periodo di accoppiamento, il rettile usa la lingua per rintracciare le femmine.
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